Dopo che El Salvador, Stato dell’America centrale, è finito nel mirino degli Anonymous, che hanno messo fuori rete parecchi siti governativi, tra i quali quelli di alcuni ministeri e quello dello stesso presidente, gli hacker alzano il tiro e puntano su Israele.
I siti del governo di El Salvador sono stati attaccati a seguito degli abusi commessi dalle autorità,che hanno fatto arrestare ed uccidere, dagli squadroni della morte della polizia, i dissidenti. Fatti già denunciati da Amnesty International.
Nuovo obiettivo degli hacker, lo Stato di Israele. Il gruppo ha pubblicato un video. Una “lettera aperta ad Israele”, accusata di commettere azioni illegali contro la democrazia, i diritti umani, il diritto internazionale e marittimo.
“Se continua il blocco di aiuti umanitari a Gaza o si dovessero ripetere le azioni terribili del 31 maggio 2010 contro i mezzi navali di aiuti umanitari diretti a Gaza – ripete l’hacker del video -, non ci lasciate altra scelta che colpire di nuovo, ancora e ancora, fino a quando vi fermate … “.
Il “colpire ancora”, è evidentemente riferito al fatto che siti come quello dell’IDF Mossad e dello Shin Bet, per parecchie ore hanno avuto problemi di “malfunzionamento”, rivendicati dagli Anonymous come un cyber-attacco programmato dal gruppo.
Il governo israeliano – forse anche per ridimensionare capacità e audacia di chi avrebbe programmato un attacco contro i servizi segreti del paese -, in una dichiarazione ufficiale pubblicata anche su social network come Facebook, ha smentito l’attacco hacker, attribuendo il malfunzionamento dei siti a problemi tecnici dei server.
Gli Anonymous, hanno intanto inserito tra i target, lo Stato di Israele.
“Se continua il blocco di aiuti umanitari a Gaza o si dovessero ripetere le azioni terribili del 31 maggio 2010 contro i mezzi navali di aiuti umanitari diretti a Gaza – ripete l’hacker del video -, non ci lasciate altra scelta che colpire di nuovo, ancora e ancora, fino a quando vi fermate … “.
LE MOTIVAZIONI SONO BASATE SOLO SU FALSITà,NON ESISTE NESSUNA SITUAZIONE DI EMERGENZA UMANITARIA A GAZA ,(ANALISI O.N.U.)NON ESISTE NESSUN BLOCCO DI AIUTI UMANITARI,MA DEVONO PASSARE PER VIA TERRA ,DAI VALICHI ISRAELIANI O DA QUELLO EGIZIANO,PER QUANTO RIGUARDA L’AZIONE PROVOCATA DAGLI ESTREMISTI TURCHI/ISLAMICI IL 31 MAGGIO L’O.N.U.HA DICHIARATO CHE LE RESPONSABILITA SONO TOTALMENTE DEI PACIFINTI ISLAMICI TURCHI MENTRE ISRAELE HA AGITO NELLE NORME DELLE LEGGI VIGENTI MONDIALI,REGOLE ATTUATE DA UN PAIO DI SECOLI IN VARIE PARTI DEL MONDO………….è STRANO CHE QUANDO L’O.N.U.ATTACCA ISRAELE(L’ONU è COMPOSTO DA 54 STATI ISLAMICI)TUTTI SI COMPIACCIONO,QUANDO L’ONU SOSTIENE ISRAELE DIVENTA TUTTO CARTA STRACCIA……….MA
MA…. SI’, MA VA’ A CAGARE.