Un bel regalo ai mafiosi quello che il governo sta facendo loro con il decreto stabilità., chiudendo tre sedi della DIA, alle quali ne seguiranno altre quattro.
La chiusura delle sedi, riguarda Trieste, Lecce e Trapani, alle quali seguiranno Agrigento, Messina, Catanzaro e Salerno.
Gli agenti dei vari corpi di polizia che finora hanno lavorato nelle sedi DIA che verranno chiuse, torneranno a prestare servizio nelle caserme di provenienza.
Uno strano modo di recuperare denaro, visto che a prescindere dagli aspetti legati alla sicurezza e alla lotta al crimine organizzato, a voler fare i conti da ragionieri, i tagli colpiscono uno degli apparati che ha consentito allo Stato il recupero di somme enormi.
Solo negli ultimi due anni infatti, la struttura voluta a suo tempo da Giovanni Falcone ha operato sequestri di beni in danno dei mafiosi, per ben 7 miliardi e 700 milioni di euro, confiscandone un miliardo e 200 milioni.
A fronte di pochi milioni di euro “investiti” (28 milioni nel 2010), i ritorni per lo Stato sono stati nell’ordine di miliardi.
Quale azienda in un momento di crisi, chiude i pochi settori attivi? L’azienda Italia, alla quale evidentemente non interessa recuperare i miliardi di euro dei mafiosi, preferendo risparmiare pochi spiccioli.
Senza voler malignare, ci sorge quantomeno il dubbio che i nostri amministratori (governo) non sappiano neppure fare i conti della brava massaia.
Un bel favore reso a criminali che – consapevoli del rischio d’essere arrestati o uccisi ed avendo accettato di correrlo- quello che più temono, è il sequestro dei loro beni.
Tra auto di servizio senza benzina, con i poliziotti costretti a far colletta nelle strade, sedi DIA chiuse ed organico depotenziato, i grandi latitanti e i loro patrimoni possono star tranquilli.
Happy Day Mafia…
Gian J. Morici
Vergogna!!!!! e pensare ke uomini come Falcone e Borsellino si sono fatti uccidere xkè credevano nello stato!!!!
Non possiamo permetterglielo!