Si è svolta ieri presso la Scuola Media Federico II del Villaggio Mosè ad Agrigento una riunione rionale nel corso della quale, discusse le testimonianze di imprenditori edili e residenti, è stato deciso di avviare la raccolta di firme per un esposto-denuncia alla procura della Repubblica in merito alla mancanza di opere di urbanizzazione.
L’Adiconsum, presente alla riunione col suo presidente Alfonso Scanio, si è assunta l’onere di assistere i cittadini in questo contenzioso. Per l’intera settimana verranno raccolte firme a sostegno dell’esposto, alla fine del mese il documento sarà presentato in Procura.
I residenti del quartiere Villaggio Mosè sono decisi a far valere le loro ragioni. Alcuni sostengono di aver versato oneri di urbanizzazione, durante la costruzione degli immobili nella parte di nuova espansione, senza i quali non avrebbero avuto neanche le concessioni edilizie, anche per centinaia di migliaia di euro. Pare che il Comune, raggiunto da numerose interpellanze, abbia sempre risposto che non è possibile progettare e realizzare le opere di urbanizzazione, perché i terreni interessati sono privati e non vi sono fondi per procedere all’esproprio funzionale. Ogni inverno i residenti sono costretti a convivere con il fango quasi alle ginocchia per via dei disagi prodotti dalle piogge.
I residenti di Agrigento pretendono, come è loro diritto, che vengano realizzate strade, reti di scolo e fognarie.
Un problema difficile da risolvere su cui si chiede l’intervento dell’autorità giudiziaria poiché i proventi dei versamenti tributari per le opere non dovevano essere spesi ma accantonati in un apposito fondo, come previsto dalle norme vigenti, né stornati da un capitolo all’altro di spesa dei bilanci del Comune.
Stessa situazione si riscontra rispetto a Girgenti Acque. ll canone di depurazione riscosso dalla Ato non è stato accantonato in alcun fondo destinato alle opere che mancano. La stessa Girgenti Acque non ha in questi anni disposto alcun miglioramento della rete di distribuzione dell’acqua, a quella fognaria e delle acque reflue come previsto dalla legge,dal POT e dagli oneri contrattuali che si era assunta. Non si è adoperata neppure per la riduzione della perdite delle rete idrica di Agrigento, sembrando sfuggire ad ogni forma di controllo e richiamo da parte delle autorità competenti.
Possono aderire anche utenti di altri quartieri che soffrono dello stesso disagio. Al momento per aderire all’esposto bisogna recarsi in Via Esseneto 8 presso la sede dell’Adiconsum ma c’è la volontà di supportare questa azione e divenire più capillari. anche non aver depurati i propri reflui pur pagando il canone di depurazione dà diritto a sottoscrivere l’azione.
Ricordiamo che esiste la possibilità di inviare richiesta di rimborso del canone della depurazione per quanto pagato negli ultimi 10 anni e di chiedere la sospensione tramite apposito modulo che trovate a questo link o potete ritirate in Viale Emporium 84:
https://www.facebook.com/notes/antica-tabaccheria/come-si-fa-una-richiesta-di-rimborso-del-canone-idrico-per-la-parte-della-depura/251423858201392
Come vi abitano non lo so e incredibile ,inoltre come mai viene rilasciato il certificato di abitabilita’ ?