Una vicenda, quella del depuratore del Villaggio Peruzzo, che vanta tristemente un ventennio di storia, di problematiche e di inevitabili polemiche. Alla conferenza di stamattina presso la Sala della Giunta comunale del Palazzo di Città, il sindaco Marco Zambuto espone tutte le difficoltà relative alla mancata realizzazione dell’impianto di depurazione; fatti legati a problemi giudiziari e legislativi che il sindaco afferma di voler finalmente risolvere in modo definitivo.
Alla conferenza stampa volta ad informare i cittadini di cosa effettivamente è successo e sta succedendo e di come il Comune si sta muovendo in merito alla questione, Zambuto annuncia una data importante, quella dell’8 novembre, giorno in cui si terrà la conferenza dei servizi, voluta e indotta dal simdaco stesso “per l’avvio della concertazione di cui all’articolo 23 delle norme di attuazione del piano archeologico della Valle dei Templi in ordine al depuratore del Villaggio Peruzzo, in adesione all’atto di indirizzo votato dal consiglio comunale di Agrigento con deliberazione numero 18 del 09/02/2010 e all’atto di indirizzo votato dall’amministrazione attiva con deliberazione comunale n.78 del 18/06/2010 e con poteri di cui l’ex articolo 50 del decreto legislativo 277/2000, per ragioni che attengono alla salvaguardia del bene e della salute pubblica. Questo – afferma Zambuto – l’oggetto della conferenza dei servizi del mese prossimo.”
In quella sede “al fine di far esprimere la volontà degli enti competenti, seguirà la modifica del piano di attuazione del sistema fognario preliminare per la realizzazione del depuratore”, verranno presentati due progetti: uno relativo alla perizia di variante tecnica redatta nel 1998 recante come oggetto la rete idrica-fognaria e l’impianto di depurazione con deodorizzazione e insonorizzazione e con collegamento alla centalina Padri Vocazionisti di San Leone, elaborata dagli ingegneri allora incaricati, e uno riguardante la soluzione tecnica progettata dal servizio idrico integrato di Agrigento, Girgenti acque, nell’ambito dell’analisi del sistema fognario-depurativo della fascia costiera e delle procedure in frazione.
Il problema della competenza territoriale esiste dal lontano 1996. Da allora infatti numerosi sono stati i mutamenti e le innovazioni di tipo legislativo e legate alle competenze, trasferite dal punto di vista urbanistico all’Ente Parco Archeologico Valle dei Templi e da quello relativo al sistema idrico, fognario e di depurazione all’Ato e a Girgenti Acque. Zambuto afferma: “sto assumendo la autorità sanitaria pubblica di questo territorio e attraverso questi poteri mi sostituisco agli enti che avrebbero dovuto, per competenza ,occuparsi di questa vicenda.”
Legati alla realizzazione dell’impianto sono poi i problemi del finanziamento, e in merito il sindaco dichiara che “con numerose difficoltà si è condotta una battaglia sulle fonti di approviggionamento finanziario rispetto al quale la Regione siciliana dice che per i fondi Fas si aspetta il governo nazionale, e che sembra aver trovato una via risolutiva”.
“Quello della depurazione – conclude Zambuto – è una delle principali emergenze per una città che voglia dirsi civile e che finalmente trova una strada per la risoluzione, e con la conferenza del prossimo 8 novembre andremo definitivamente a dare la soluzione a questo tema e a questa emergenza legata ad una vicenda che risale nel tempo.”