Giorno 6 ottobre presso i locali della provincia una significativa rappresentanza degli inquinati agrigentini, con in testa la promotrice Brigida Lena, hanno incontrato la VII^COMMISSIONE- Sviluppo Economico e Ambiente dell’Amministrazione provinciale per rappresentare le motivazioni e le rivendicazioni che ormai ininterrottamente da 4 mesi avanzano alle istituzioni competenti.
Gli inquinati, protagonisti della estate agrigentina con le loro pubbliche denunce sullo stato del mare san leonino e con la raccolta delle firme per la realizzazione di un depuratore per la fascia costiera, dopo l’incontro con il Presidente del Consiglio Comunale, hanno quindi proseguito la serie dei confronti amministrativi in attesa della seduta straordinaria aperta del Consiglio Comunale di giorno 13 Ottobre, a dimostrazione del grande risalto che la battaglia condotta inizia ad avere nelle sedi istituzionali.
L’incontro è stato giudicato da ambo le parti ampiamente proficuo, grazie anche alla disponibilità dimostrata dall’amministrazione provinciale, pur essendosi fermato ad un livello preliminare vista la complessità e la specificità delle tematiche affrontate, che necessitano della presenza di tecnici competenti e la presenza dei soggetti istituzionalmente competenti. Si è discusso infatti di inadeguatezza del sistema di depurazione della fascia costiera, dell’assenza in larghe parti del territorio comunale della rete fognaria, della sostituzione del pennello a mare, di prelievi e di analisi di laboratorio con metodi più o meno scientifici, di tariffe idriche spaziando tra considerazioni tecniche e valutazioni squisitamente politiche. Al fine di definire quindi meglio le problematiche anche nei suoi più stringenti aspetti tecnici, sui quali la delegazione ha manifestato grande competenza acquisita sul campo, si è ritenuto di proseguire la discussione giorno 25 ottobre essendo entrambi i soggetti direttamente interessati non solo alla corretta definizione del problema ma ancor di più alla sua soluzione unitamente al Comune di Agrigento.
Gli inquinati, nella convinzione di avere compiuto un grande passo avanti nel riconoscimento delle loro rivendicazioni e nella auspicata risoluzione delle problematiche della depurazione della fascia costiera, nel riconoscere alla commissione grande sensibilità rispetto la tematica in oggetto, ribadiscono che non si fermeranno fino a quando non otterranno per San Leone un mare da “Bandiera Blu”.