Aragona (Agrigento)- I lavori del Consiglio comunale del 29 settembre 2011 si sono aperti con un’interpellanza a firma del consigliere Biagio Bellanca. Interpellanza che, per forma e/o contenuti, probabilmente, avrà offeso il Rag. Inglima Modica il quale ha fatto presente al Bellanca: “era già nelle mie intenzioni lasciare l’incarico per stanchezza e motivi personali; francamente questo non me l’aspettavo. Io, comunque ad ottobre vado via”. Pare che il Rag. Inglima, abbia responsabilmente posticipato ad ottobre le sue dimissioni per completare tutte le operazioni necessarie alla presentazione del bilancio di previsione dell’ente.
Dal canto suo, Biagio Bellanca, dopo aver ascoltato la risposta del sindaco ha reso noto che scopo dell’interpellanza era di mettere in risalto la mancanza di organizzazione all’interno del comune di Aragona, con settori alquanto precari rinnovati di tre mesi in tre mesi senza dare stabilità e certezza ad un ente che ne necessita. Bellanca ha sottolineato che la sua azione non voleva essere un attacco personale o alla professionalità del Rag. Inglima la cui stima è rimasta intatta. In conclusione Gioacchino Volpe, presidente del Consiglio comunale, si è augurato che il dirigente dell’ufficio ragioneria possa ritornare sulle proprie decisioni per non privare l’ente della sua preziosa opera. Si è passato dunque alla discussione del secondo punto all’ordine del giorno: situazione finanziaria dell’ente. Il presidente ha informato che era stato nominato il Commissario Ad Acta per l’approvazione del bilancio preventivo e che il Collegio dei revisori aveva già depositato il proprio parere.
Apre la discussione sul punto il sindaco il quale ha ricordato che il comune di Aragona negli anni ha assunto un potere di spesa che non poteva permettersi, illustrando la bontà del lavoro svolto in condizioni certamente non favorevoli e cercando di non incidere ulteriormente sui cittadini. Alfonso Tedesco si è poi soffermato sui molti contenziosi, che nei mesi iniziali del 2011 hanno creato all’ente carenza di liquidità, e sui tagli e ritardi dei trasferimenti statali e regionali. La parola è passata al Rag. Inglima, il quale ha fatto una lunga ed approfondita disamina dal punto di vista tecnico, della situazione finanziaria dell’ente, palesando tutta la sua preoccupazione per il futuro, poiché dal prossimo anno si dovranno fare i conti anche con i famigerati tagli della finanziaria nazionale. In sintesi, Alfonso Inglima Modica ha evidenziato che ad Aragona, come in molti altri comuni d’Italia, si va avanti con esigue entrate e una spesa ridotta ai minimi termini.
E’ stato rimproverato al Sindaco, dai consiglieri Seminerio e Cipolla, di non aver avuto il coraggio di prendere i giusti provvedimenti nei confronti dei furbetti che evadendo le tasse fruiscono ugualmente, dei servizi, con chiaro riferimento al canone idrico. A tal proposito, Raimondo Cipolla, ha ricordato al sindaco la frase che gli rivolse l’allora Prefetto Umberto Postiglione: “sindaco non si preoccupi se fa qualche contravvenzione oggi, domani però la gente capirà”. “Oggi, invece, noi non capiamo niente – ha detto il consigliere Cipolla – perché c’è chi paga le tasse e lo stronzo di turno che non le paga”.
Allarmante per il consigliere Francesco Morreale la situazione economico-finanziaria dell’ente con il comune sul baratro del dissesto finanziario. “Personalmente, sono convinto– ha dichiarato Morreale – che per la prossima amministrazione sia necessario un governo di salute pubblica rappresentativo di tutte le forze politiche, perché occorrerà porre in essere interventi drastici”. Anni bui e di sacrifici per gli aragonesi quelli a venire.
Arrivano i rimproveri al sindaco, colpevole – per il consigliere Morreale – di aver puntato esclusivamente sulle sanatorie edilizie (circa 3,5 mln di euro) per far fronte alle principali spese dell’ente. “Questo ente ha bisogno di entrate strutturali – ha ricordato Morreale – che durino nel tempo, recuperando ad esempio l’evasione fiscale. Basta lamentarsi che arrivano sempre meno soldi”. Il consigliere ha altresì richiamato ad Alfonso Tedesco che per sistemare la macchina burocratica dell’ente ed ottimizzare la gestione del personale, “che è un disastro”, non sarebbe stato necessario alcun finanziamento. Morreale rincarando la dose ha dichiarato: “raramente vengo al comune, ma quando vengo alle 10 questo è vuoto con tutte le stanza vuote e i dipendenti a passeggio (andata e ritorno dal bar). E’ vergognoso sindaco! Questo comune – ha detto rivolgendosi al sindaco – è orfano della sua presenza. Questo comune è diventato una torre di babele perché non c’è nessuno che guida i dipendenti. E la invito a rifletterci bene se vuole ricandidarsi, perché qua il sindaco deve essere presente. Deve venire alle 8 di mattina ed andarsene quando chiude il comune”.
Altro problema sollevato dal Morreale quello dei ricoverati: “come è possibile che il comune di Aragona paghi per le rette di minorati psichici etc., 300.000-350.000€ annui?” Il comune di Aragona – si è detto – ha 23 ricoverati mentre, Ribera con 20.000 abitanti ne ha solo 8. “Aragona è un comune che ha un alto tasso di handicap, oppure, sindaco, c’è qualche problema che dobbiamo andare ad analizzare? – ha concluso il suo intervento il capogruppo di Città Futura”.
La proposta che assessori e sindaco rinuncino alla propria indennità è partita dal consigliere Michelangelo Falzone, che ha anche rimproverato al vice sindaco una continuativa assenza dai lavori di giunta e di governo del paese. Falzone ha raccontato che molti consiglieri – che adesso hanno fatto propria la bandiera della riduzione del numero degli assessori – quando, il Consiglio fu chiamato ad esprimersi, tra prima e seconda votazione uscirono dall’aula assassinando di fatto il cambiamento.
Chiamato in causa, perché accusato di tenere il suo discorso per poi andarsene via, il consigliere Cammarata ,oltre a dimostrare che era vivo e presente, ha aggiunto: “anziché guardare me, andate a vedere dove stanno i consiglieri che sostengono il sindaco quando si tratta di questioni che riguardano la popolazione, perché poi, quando c’è di prendersi qualche incarico si vanno a risuscitare pure i morti”. Emerge quindi, chiaramente, il problema dell’assenteismo in Consiglio comunale che porta Biagio Bellanca ed esclamare ironicamente: adesso, dopo 4 anni, visto l’elevato numero di latitanti, capisco perché i Carabinieri non frequentano più quest’aula! Dopo aver parlato di debiti, sia fuori bilancio che senza impegno di spesa, Bellanca ha chiuso il suo intervento invitando sindaco e giunta a riunirsi al termine del Consiglio per approvare la modifica dello statuto comunale, proposta sottoscritta da 4 consiglieri. “Con 7 assessori e il sindaco – ha concluso Bellanca – finora la giunta non si è potuta riunire per mancanza del numero legale. Visto che stasera ci siete, conclusi i lavori, scendete giù e andate a deliberare”.
Il Consiglio è stato chiuso dall’intervento del primo cittadino, secondo il quale si finisce sempre e demagogicamente col parlare delle stesse cose: indennità degli assessori e costi dei collaboratori che tanto hanno prodotto per l’ente. Una politica bassa e demagogica secondo il sindaco, che vorrebbe far intendere ai cittadini che tutti i mali di Aragona derivino dalle spese sopracitate, quando invece, la loro incidenza sul bilancio comunale è pressoché ininfluente. Sui contenziosi occorrerebbe fare una seria disamina anche col passato, mentre sulla gestione del personale, a detta del sindaco, questa è nelle competenze dei caposettore che oggi non avrebbero un’alta capacità di gestire le risorse umane; ad ogni modo si continua a lavorare per potere migliorare le cose. Sull’evasione l’amministrazione avrebbe svolto un buon lavoro, con una massiccia campagna di comunicazione ed i risultati, ha dichiarato Tedesco, ci sono stati. Certamente occorre fare di più.
Puntuali le risposte del sindaco sull’accoglienza dei malati psichici, in risposta al consigliere Morreale, per cui i comuni sarebbero tenuti ad ottemperare agli oneri, accettando, peraltro, dei flussi che spesso giungono autonomamente per volere disposto dal Centro di Salute Mentale.
Totò Castellana
Siamo alle solite.leggendo questo articolo mi sembra di risentire i soliti discorsi ke negli ultimi mesi hanno tenuto banco ovunque.nulla di nuovo è emerso da quest’altro consiglio,gravi problemi finanziari e strutturali,nn leggo soluzioni ne proposte alternative…I vari consiglieri lamentano i disservizi ke al comune ci sarebbero(da impegati ke passeggiano,capisettori ke nn controllano e assessori ke nn ci sono!) ma a fronte di tutto questo i cittadini cosa possono fare?nulla ! se il primo cittadino (come dicono i suoi consiglieri) nn c’è mai come si puo’ pretendere ke le cose vadano meglio ??? mi infastidisce sentire dire ke le spese x assessori e collaboratori sono “ininfluenti”.. ma se in un famiglia nn bastano i soldi un padre cosa fa?? cerca di diminuire le spese anke quelle “ININFLUENTI!” è normale ke nn sono solo queste spese ad avere portato il comune in queste condizioni ma smettiamola di essere cosi’ di parte.Il problema è grave ,gli anni avvenire saranno bui molto bui ma se noi cittadini vedessimo ke ki ci governa fa di tutto x risalire allora sicuramente avrebbe la nostra collaborazione e fiducia!!!Tutti dovremmo ora in avanti ridurre le spese ,ma se lo si farà insieme ,con intelligenza ed equità le cose andranno sicuramente meglio.
Caro Totò, non voglio essere frainteso sulle mie frasi sui dipendenti comunali a cui va tutta la mia stima e solidarietà visto che ancora non hanno percepito lo stipendio di settembre e che non hanno nemmeno una data certa su quanto ciò potrà avvenire.
Mi dispiace che dal tuo articolo sembra che io mi sia scagliato contro di loro che secondo me non hanno nessuna colpa se nessuno li guida.
L’oggetto del mio intervento è l’assenza del Sindaco, il Comune di Aragona è una nave senza capitano e l’ equipaggio è costretto a navigare a vista in un mare in tempesta .
Il Sindaco ha il dovere di indicare la via e Tedesco non lo ha fatto .
Francesco Morreale Consigliere comunale
Caro Francesco hai fatto benissimo a riportare quello che intendevi comunicare col tuo intervento in Consiglio comunale. Io cerco di riportare nei miei articoli ciò che sento e vedo. Ogni ulteriore precisazione o chiarimento, arricchisce il dibattito ed, eventualmente, pone rimedio a pur sempre possibili errori.
Un Cordiale Saluto
Totò Castellana
Caro consigliere Morreale non tornare sui tuoi passi, avevi detto bene, adesso non puoi giustificare l’assenza degli impiegati per la mancanza del sindaco,e penso non sia di competenza soltanto del sindaco il controllo.
Assumetevi le proprie responsabilità maggioranza e opposizione ad emarginare questo fenomeno, hai aperto tu questo dibattito portalo avanti per il bene del tuo paese, e dei tuoi elettori.
E soprattutto di tutti gli impiegati che lavorano onestamente e sono sempre presenti in ufficio.
Pippo