E’ semplicemente penoso voler continuare dividere il mondo in “complottisti” e in “consensivi” in ordine alle tremende responsabilità del più grave attentato terroristico della storia.
In realtà, la gente desidera la verità. Quando i dubbi persistono, vuol dire che la “verità ufficiale” non è stata in grado di fugarli tutti.
La cattura di Osama Bin Laden poteva costituire un’ottima occasione per ricercare la verità. Se la Presidenza degli USA non avesse deciso di farlo assassinare e, addirittura, di farne sparire il corpo, si sarebbe potuto celebrare il Decennale dell’11 settembre con l’apertura del processo all’uomo indicato quale autore degli attentati alle Torri gemelle.
Purtroppo, sarà celebrata soltanto un’oscura vendetta di Stato.
Ai cittadini Usa e del mondo intero è stato- di fatto- negato il diritto di processare Bin Laden ossia il diritto alla verità, alla giustizia vera, non sommaria.
Tali, sorprendenti comportamenti non fanno che alimentare le perplessità esistenti sull’intera gestione della vicenda e si pongono in evidente contrasto con la legalità internazionale e con i principi della civiltà giuridica occidentale che non ammettono processi-farsa ed esecuzioni sommarie.
On. Agostino Spataro *
Giornalista, già deputato del PCI, direttore “Informazioni dal Mediterraneo” (www.infomedi.it), autore di
“Il fondamentalismo islamico- Dalle origini a Bin Laden”, Editori Riuniti, Roma, 2011.