Il Sindaco di Favara Manganella, il Vicesindaco di Licata Arnone e il consigliere provinciale Carmelo D’Angelo costituiscono un Comitato Referendario per abrogare l’attuale legge elettorale per le politiche e il sistema delle liste bloccate, che hanno sicuramente compresso la libertà di voto degli elettori, rendendo il Parlamento una casta di nominati e non di eletti.
In sostanza si vuole abolire un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze. Significa che l’elettore non sceglie deputati e senatori, ma vota un simbolo, accettando la lista di candidati ad esso collegata, anche se alcuni di quei candidati non sono di suo gradimento.
Cosa invece si vuole ottenere attraverso lo strumento del referendum? L’abolizione porterà alla reviviscenza del sistema elettorale precedente, creato con le leggi 276 e 277 del 1993, comunemente denominato Mattarellum dall’ideatore Sergio Mattarella. Tale sistema prevede che i parlamentari siano eletti :
– per il 75% in collegi uninominali (aree circoscritte in cui viene eletto 1 solo parlamentare fra più candidati);
– il 25% con sistema proporzionale.
Il vantaggio è evidente, il cittadino potrà votare per un candidato di suo gradimento e non votare per un simbolo perciò si punta ad eleggere in un collegio di circa 150 mila elettori il candidato più gradito e che abbia più appeal con il territorio.
A breve saranno date tutte le indicazioni dove si potrà andare a firmare nei comuni e ricordiamo che c’è tempo fino al 25 settembre per dare democraticamente risposta a un sistema dei partiti chiuso e autoconservativo, concludono i tre esponenti politici.