A Mariella Lo Bello
segretario provinciale generale
della Cgil di Agrigento
Oggetto: richiesta motivi mancata presa di posizione sulla vicenda del direttore generale dell’Asp di Agrigento, Olivieri.
Considerata la enorme polemica che da giorni tiene banco sulla Stampa circa la validità o meno del ventilato commissariamento del direttore generale dell’Asp di Agrigento, Salvatore Olivieri;
tenuto conto che la materia è di estrema delicatezza, riguardante la salute della comunità amministrata;
preso atto delle tante denunce piovute sul capo di Olivieri quali:
1- l’interrogazione parlamentare all’Ars dell’on Bufardeci che ha posto in evidenza una serie di atti di malamministrazione:
2- la denuncia della Fials su una serie di atti compiuti dall’Asp giudicati non consoni alla buona amministrazione, inviata alla Procura della Repubblica di Agrigento per le valutazioni di sua competenza;
3- la denuncia presentata all’autorità giudiziaria da Aldo Manganaro, già capo settore provveditorato dell’Asp di Agrigento, in cui si pongono in evidenza atti di malamministrazione;
4- la mancata esibizione, da parte di Olivieri, degli atti sul bilancio al Collegio Sindacale, impossibilitato- si legge su la Repubblica di qualche giorno addietro – a potere fare le proprie valutazioni di rito sul bilancio stesso, da parte di un organo di amministrazione attiva, che si dice sforato di 9 milioni di euro;
5- considerato, altresì, l’attacco indiretto, ma chiaro alla Cgil, fatto dall’avv. Giuseppe Arnone in una sua nota stampa diffusa ieri, ed ad una sua vecchia iscritta, tale Linda Bellia, che, se corrispondente a verità, pone il movimento sindacale in una condizione di consociativismo con atti riguardanti – secondo Arnone – “imbrogli nella vicenda degli ausiliari” selezionati all’Asp di Agrigento,
il sottoscritto, regolarmente iscritto alla Cgil, già suo dirigente,
chiede
alla S.V. di prendere posizione ufficiale rispetto alla vicenda dell’Asp di Agrigento in generale e, segnatamente, rispetto alla denuncia di imbrogli nella vicenda degli ausiliari, nonché di far conoscere, pubblicamente, la posizione della Cgil stessa su tutta le gestione dell’Asp, — nonostante si continui a non tenere conto della base degli iscritti nella sanità né si procede alla elezione di un segretario provinciale di categoria – Cgil che non può apparire latitante rispetto alla gravità dei problemi posti.
La Cgil di Rizzotto, di Miraglia e di La Torre, non sarebbe mai apparsa impaurita o rinunciataria ma avrebbe, già da tempo, preso atto dello sfacelo dell’Amministrazione della Sanità agrigentina; avrebbe denunciato la sostituzione del migliore direttore di distretto, Salvo Castellano; avrebbe già da tempo denunciato tali palesi e innegabili manchevolezze gestionali che significano minore attenzione verso i malati, i bisognosi di cure e di assistenza.
Agrigento 24 agosto 2011
Leonardo Guida
Anche su una questione talmente spinosa, nessun segnale di esistenza in vita del sindacato agrigentino. Vergogna!