I mercati di tutto il mondo sono implosi, perdendo al 26 luglio più di 4.4 miliardi di dollari.
Gli Stati Uniti, per la prima volta in 94 anni, si sono visti abbassare il rating dalla Standard & Poor, da AAA a AA+. Un colpo senza precedenti, motivato dalle preoccupazioni per il deficit di bilancio americano.
Preoccupati gli analisti, che discutono sul genere di impatto che tutto questo avrà sull’economia mondiale, visto che nonostante il tetto massimo del debito imposto da Obama, non ha risolto i problemi fondamentali e il governo degli Stati Uniti continua a prendere in prestito 40 ¢ per ogni dollaro che spende, in un momento in cui l’economia non cresce.
Il timore, è quello che avendo gli Stati Uniti ha esaurito le risorse per salvare l’economia, rischino adesso di scivolare in un’altra recessione.
Se il problema del dollaro tiene con il fiato sospeso i mercati azionari a livello mondiale, non meno disperato è il caso della zona euro. I salvataggi per la Grecia, Portogallo e Irlanda, vengono definiti solo soluzioni cerotto, che non risolvono il problema.
Un avvertimento, è infatti arrivato da uno degli economisti europei, secondo il quale una catastrofe politica ed economica è incombente. Per la prima volta dall’inizio della crisi, in Italia costo dei prestiti è salito al di sopra di quello della Spagna, che minacciava di travolgere la terza economia più grande della moneta unica.
Le turbolenze di questa settimana – secondo economisti stranieri – rischiano di travolgere la Spagna e l’Italia e sono troppo grandi per tirarle fuori dai guai. Secondo una analisi aziende come Budweiser, il più grande retailer al mondo Wal-Mart e la tecnologia gigante Microsoft sono ora viste come più affidabili a rimborsare i loro prestiti, rispetto nazioni come Grecia e Spagna.
E se la situazione è quella che vede aziende private più affidabili rispetto alcune nazioni, c’è poco da stare allegri.
Finite le “trasfusioni di ottimismo” che Berlusconi fece agli italiani attraverso le sue tv, all’inizio della crisi finanziaria nel novembre 2008, l’Italia è stata costretta ad accelerare un l’austerità cedendo alle pressioni del mondo e impegnandosi a portare avanti i tagli a pareggio di bilancio nel 2013 in cambio di aiuti da parte della Banca centrale europea.
Aiuti, che non arrivano senza garanzie, visto che “la Bce ha commissariato l’Italia – come scrive Repubblica -, Trichet governa a Roma su mandato di Germania e Francia”. Sono le 13 a Wall Street, manca un’ora e mezza alla conferenza stampa di Silvio Berlusconi in Italia, e i mercati sanno già tutto. Un “gabinetto di crisi” sovranazionale ha dato mandato alla Bce per scrivere l’agenda del governo italiano. “Anticipo dei tagli al deficit; pareggio di bilancio nella Costituzione; liberalizzazioni dei mercati”: in tre diktat, è l’anticipazione che la Borsa americana apprende molto prima dei cittadini italiani. La fonte che firma lo scoop è l’agenzia Dow Jones, le gole profonde stanno al Tesoro di Washington e alla Federal Reserve, e subito gli indici di Borsa recuperano.
Arrivavano gli esperti del Fmi con i diktat del “Washington consensus” nelle loro valigette. Commissariamento dei governi inaffidabili, in cambio di aiuti. È la ricetta che ieri Geithner ha caldeggiato nel corso della giornata, nelle sue ripetute triangolazioni con Berlino, Parigi, Francoforte. A Berlusconi le condizioni sono state anticipate a metà pomeriggio dal presidente Ue Herman Van Rompuy e dal commissario all’Economia Olli Rehn: “l’Italia deve accelerare il suo risanamento”, prendere o lasciare…”.
L’Italia, o meglio gli italiani, “prendono”, mentre ancora una volta ci si dichiara soddisfatti di come va l’economia nel Paese e il premier invita gli investitori-elettori-cittadini, ad acquistare azioni Fininvest…
Gian J. Morici
#spanishrevolution, “Democracia Real Ya” e “Indignados”. Signore Palmou, ex Ministro della Giustizia della Xunta de Galicia presieduto da Fraga (PPsoe) e membro della Polizia Nazionale durante il fascismo, e il figlio. Femmina 79 anni dopo essere stato operato il cuore, e suo figlio, che insieme ad altri pubblicare un sito web a sostegno di 15-M, vengono represse dagli spagnoli in-Giustizia. Resti di suo padre sono stati rinvenuti dal regime di Franco e scomparve. 68 anni non è stato sentito da Andrés Pecino Garcia fino a quando apparve nella fossa comune di S. Eufrasio 702, Jaén. Aveva 25 quando la Falange ha colpito il “colpo di grazia”. 2 anni fa suo marito è morto o è stato ucciso a A Estrada (Pontevedra), senza il sistema giudiziario spagnolo ha avviato la ricerca (oltre le denunce presentate presso la Corte Superiore di Giustizia della Galizia). Un giudice e un ufficiale di corte 1 – A Estrada possono essere coinvolti!. Cita questa Corte per caricare di nuovo nel processo di reclamo notoriamente falsa, la deportazione illegale di entrambi fuori città, senza aver permesso la difesa, con parti non riconosciute dalla legge (Ilustre Colegio de Abogados de Pontevedra), ecc … Check in:
http://aims.selfip.org/spanish_revolution.htm