“L’ assessore comunale di Agrigento, Rosalda Passarello, ha occupato questa mattina la sede di Teleacras per protesta ed in replica al consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Arnone, il quale, come si ricorderà, ha piu’ volte criticato la gestione del servizio nettezza urbana e verde pubblico in citta’ da parte dell’ assessore Passarello. Nel corso dell’ occupazione della sede dell’ emittente televisiva, nella zona industriale di Agrigento, l’ assessore Rosalda Passarello ha replicato ad Arnone registrando con Angelo Ruoppolo una intervista speciale che sara’ in onda oggi, venerdi’ 5 agosto, al termine del Videogiornale di Teleacras.”
Questa la nota asettica pubblicata sul sito di Teleacras
Un problema, quello dell’informazione data da parte dell’emittente in questione, affrntato ripetutamente da molti, ai quali viene impedita ogni replica alle esternazioni del consigliere Arnone.
Scrive il giornalista Franco Castaldo sul giornale Grandangolo:
“Il problema Arnone-Teleacras, anzi la grave aggressione alla libera informazione, oggi ha una spettacolarizzazione che sa di tragicomico. Quando non si ha la libertà di dire no, di cestinare e si enfatizza un inconsistente ed inesistente preteso diritto di cronaca e di replica siamo arrivati davvero alla frutta. Sostenere che tutti possono replicare e dire la propria in ossequio alla libertà di stampa è una sciocchezza senza senso. Un alibi vergognoso che tace di un contratto che obbliga Teleacras a trasmettere tutto ciò che Arnone ha in testa. Ecco, questa non è libertà di stampa. Quella libertà che prevede anche il diritto di non dovere replicare ad insulti e falsità. L’occupazione di Teleacras ad opera di Rosalda Passarello offre lo spunto per risolvere definitivamente, in tutte le sedi, una violazione palese di diritti consacrati, una gravissima anomalia tutta agrigentina.”
Le vicende arnoniane, sono ormai conosciute un po’ da tutti e sono state di recente anche segnalate alla Prefettura, Questura e Procura di Agrigento, per aspetti che, a differenza di quanto fatto rilevare in precedenza, rivestono carattere di ordine pubblico.
I fatti, sono quelli riferiti a quanto accaduto in data 31 luglio 2011, in occasione della Catena Umana organizzata a San Leone, in segno di protesta contro il mare sporco, quando una tranquilla e civile manifestazione, veniva turbata dall’intervento del consigliere Giuseppe Arnone.
L’Arnone, giunto in spiaggia con un cameraman dell’emittente televisiva Teleacras, interrompeva lo svolgimento della manifestazione – per la quale gli organizzatori avevano provveduto ad avvisare le competenti Autorità – passando in breve a provocare i presenti e ricorrendo a insulti, pur di suscitarne la reazione, con il chiaro intento di far riprendere la scena da mostrare ai telespettatori della succitata emittente.
Successivamente, in data 01/08/2011, l’emittente televisiva Teleacras, nel corso di un notiziario tv, e poi durante uno Speciale, mostrava ai propri telespettatori alcune delle riprese effettuate il giorno precedente – commentate dall’Arnone – nel corso delle quali veniva evidenziato un alterco con l’Arnone, dando ampio risalto alla reazione ed evitando accuratamente di mostrare come la stessa fosse stata causata dai ripetuti insulti proferiti dall’Arnone.
Il consigliere Arnone non è nuovo a simili provocazioni in danno di più persone, sempre con il favore dell’emittente televisiva Teleacras, che oltre a fornire uomini e mezzi per la ripresa, opera, o permette che si operi, in modo tale che il contenuto delle immagini, stravolga la realtà dei fatti, in danno degli aventi causa con l’Arnone.
Premesso che l’assenza di forze dell’ordine alla manifestazione ha favorito l’Arnone nel mettere in atto la sua provocazione, vista l’impossibilità materiale di chiederne l’allontanamento, va evidenziato come tali comportamenti, più volte reiterati, possano mettere a rischio l’ordine pubblico.
E’ palese inoltre, come i contenuti del servizio televisivo artatamente montato, nello stravolgere la realtà dei fatti, danneggino l’immagine degli aventi causa con l’Arnone e che in merito a ciò è noto l’orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte, unanime nel ritenere Editore e Direttore del Giornale, responsabili al pari di colui che abbia posto in essere eventuali diffamazioni.
Ma v’è di più. Va evidenziato come lo strumento televisivo, in questo caso, non svolga un ruolo passivo.
Infatti, il cameraman di Teleacras, non si trovava sul posto per riprendere la manifestazione, ma, come spesso accade, si accompagna o arriva contestualmente all’Arnone.
Appare dunque evidente, una premeditazione delle azioni, che hanno l’obiettivo di provocare reazioni all’intervento di Arnone, presentando gli altri come soggetti “violenti e incivili”.
Ai problemi legati all’informazione, si associano dunque quelli che rivestono carattere di ordine pubblico, che non possono più essere sottovalutati.
Resta da chiarire se all’emittente in questione, vadano attribuite eventuali responsabilità oggettive, o se, collaborando con l’Arnone, non sia responsabile in egual misura dello stesso.
In nessun paese civile, crediamo sia mai avvenuto che un assessore per poter replicare ad un consigliere comunale, si veda costretto ad occupare gli studi di un’emittente televisiva.
Vogliamo augurarci, che questa vicenda, permetta di attenzionare seriamente il mondo dell’informazione agrigentina e metta definitivamente la parola “fine” ad una gestione dell’informazione, che, al di là di possibili e giustificate scelte redazionali, si è trasformata nel palcoscenico di un unico protagonista.
Il noto disturbatore televisivo Paolini, per molto meno di quello che Arnone fa quasi quotidianamente in danno degli agrigentini, venne diffidato dal Questore di Roma.
Cosa deve accadere ad Agrigento, affinchè s’intervenga ad evitare che la gente possa essere provocata ed insultata nel corso di pacifiche manifestazioni autorizzate?
Gian J. Morici
Una cittadinanza “MENO PASSIVA” dovrebbe occupare ad oltranza gli studi di Teleacras o chiederne LA CHIUSURA AL GARANTE PER L’INFORMAZIONE. E’, infatti, una continua aggressione nei confronti di cittadini inermi. D’altra parte non possiamo aspettarci niente di meglio da un editore con la sua storia alle spalle.
Se esiste la tanto proclamata libertà di informazione, “DOVRESTE” pubblicare anche questo commento.
ma la procura che fa?
L’Assostampa ?
Ho l’impressione che la concessione di un servizio pubblico in questa città sia subordinata alla convenzione che la proprietà ha stipulato con un privato.
E’ possibile che questo signore può fare tutto quello che vuole, senza che le istituzioni intervengano? Vorrei una risposta esauriante dalle latitanto istituzioni medesime
sarebbe giusto chimare teleacras : TELEARNONE visto che è sua ed usa la televisione esattamente come berlusconi – anzi lo imita ma malissimo
…. scusate, non ho capito quale è lo scopo della occupazione!?!?!??!
Tappare la bocca ad arnone??? …. se è questo non mi sembrerebbe molto democratico !!!!
Io penso che arnorne può parlare quanto vuole …
allo stesso modo di passarello…
allo stesso modo di ogni libero cittadino …
lasciamo che ogniuno parli quanto vuole e manifesti liberamente il proprio pensiero!!!
il libero pensiero è la cosa più preziosa nella società democratica!!!
Teleacras avrebbe in ogni caso il dovere deontologico di ospitare gli interventi di chi ne faccia richiesta dando voce a tutti soprattutto al fine di garantire la pluralità dell’informazione come peraltro fa molto egragiamente il dott. morici che ospita tutti, anche chi la pensa diversamente da lui.
Ma non appena rosalda ha finito di dire la sua si alzi e se ne vada!!!
a che serve occupare???? nessuno le ha impedito di replicare ad arnone!!!!
se arnone vuole tornare su teleacras che lo faccia liberamente, senza incontrare l’ostacolo fisico della passarello occupante…. Se poi vogliono fare un faccia a faccia meglio!!!! …. se vogliono fare pace meglio ancora!!!…. ma che parlino, dicano la loro…
arnore, poi è così simpatico, quando lo vedo mi faccio un sacco di risate…. non fate annegare anche lui nel mare di san leone!!!
COLORO CHE VORREBERO CHE TELEACRAS CENSURASSE ARNONE HANNO IN MANO UN’ARMA POTENTE: IL TELECOMANDO. SE NON VI VA DI VEDERE ED ASCOLTARE ARNONE BASTA CAMBIARE CANALE. ANCHE PERCHE’ A FRONTE DEI POCHI COMMENTI NEGATIVI DEI SUDDETTI TELESPETTATORI, CE NE SONO DECINE DI MIGLIAIA CHE SEGUONO ARNONE E VOGLIONO SENTIRLO PARLARE. E SE I SUDDETTI TELESPETTATORI VOGLIONO CONTRASTARE LE TESI E LE IDEE DI ARNONE, VADANO PURE A TELEACRAS. CERTAMENTE LASCERANNO PARLARE ANCHE LORO !
Esimio signor Graffio (?????), il tuo commento è di sapore SPICCATAMENTE arnoniano. A parte le decine (senza migliaia) di telespettatori che seguirebbero Arnone, la funzione delle emittenti e dei siti di informazione in genere non è quella di consentire a chicchessia di fare aggressione (e non informazione) a suo piacimento. Nè può accettarsi il principio che “democraticamente” viene concesso a tutti il diritto di replicare. La gente non deve essere OBBLIGATA ad andare ogni giorno a Teleacras, come fa Arnone, per difendersi dalle sue diffamazioni; la gente lavora ed ha altro da fare per vivere, che non si riduca ai quotidiani proclami televisivi, dei quali Arnone ha fatto l’unica sua ragione di vita, anche perchè non gli rimane altro da fare. Se tu “Graffio” (?????) fossi aggredito ogni giorno sul TG di RAI 1, ad esempio, avresti la bella consolazione di avere il diritto (almeno sulla carta, ma di fatto no) di poterti recare agli studi di RAI 1 per replicare. QUINDI RISPARMIACI I TUOI FAZIOSI E SCONCLUSIONATI COMMENTI . Quello che succede a TELEACRAS non si verifica in nessuna altra emittente, e tutto ciò, per tua buona pace, non è affatto un caso. E vedrai che quando qualcuno riterrà di avviare una azione legale per diffamazione, il destinatario non sarà solo Arnone, quanto, e soprattutto, l’editore della tua decantata Teleacras che gli fatto da amplificatore.
è una città di pazzi sclerati. ARNONE IL PRIMO.MA NON L’ULTIMO.
QUESTA CITTA’ FA SCHIFO IO SONO CONTENTO DI NON VIVERCI PIU, TRISTE DI RITORNARE IN ESTATE. FA SCHIFO E BASTA. SI RISCHIA DI IMPAZZIRE. AFFOGHERETE NELLA VOSTRA STESSA ACQUA (QUELLA DI SAN LEONE).
SECONDO ME ILPROBLEMA NON E’ IL FATTO CHE ARNONE PARLA MA IL FATTO CHE SI PUO’ PERMETTERE DI FARLO SENZA CONTRADDITTORIO ED OGNI GIORNO. LUI PUO’ PERMETTERSI DAL PULPITO DI TELEACRAS DI ACCUASRE CHIUNQUE MA NESSUNO HA LE SUE POSSIBILITA’ DI REPLICA. QUESTO E’ SENZA DUBBIO UN ATTEGGIAMENTO MAFIOSO. LA MAFIA CARO ARNONE SI COMBATTE ANCHE CON I COMPORTAMENTI!!! MA POI E’ POSSIBILE CHE AD AGRIGENTO NON SI RIESCE AD USCIRE FUORI DAL CONFLITTO ARNONE SI O ARNONE NO! SICURAM,ENTE ARNONE HA I SUOI MERITI PER ESSERE STATO IL PRIMO AD ACCUSARE PUBBLICAMENTE LA CLASSE POLITICA CORROTTA, MA LO STESSO NON PUO’ SCAGLIARSI INDISCRIMINATAMENTE CONTRO CHIUNQUE E PENSANDO DI AVERE RAGIONE SOLO LUI. NON E’ MAI SUCCESSO CHE LO STESSO ARNONE ABBIA MAI ACCETTATO UNA SOLA VOLTA DI AVER SBAGLIATO. IO CONOSCEVO SOLO UNO CHE NON SBAGLIA MAI ORA SONO DUE. POVERA AGRIGENTO L’ULTIMA SEI E L’ULTIMA RESTERAI!!!!!!!!MHA!!!!!!!
Ormai si può parlare di televisione deviata,perchè serve ad Arnone non per fare politica ma per azzerare la par condicio.Lui non parla,lui egemonizza il dibattito con una forma di violenza inaudita.Senza pagare dazio.
A ben vedere, sbaglia chi ritiene Teleacras schierata in favore di Arnone. Gli concede spazio, questo si, ma le maggiori nefandezze su Arnone, con punte di vera esagerazione, possono sentirsi SOLO da Teleacras. Picarella, Samaritano, Capitano, l’elenco sarebbe lungo… questa gente è sempre andata a Teleacras (non altrove) e ha parlato quanto ha voluto, ovviamente contro Arnone.
La verità è che Arnone fa audience, è un punto di riferimento di chi lo vota e soprattutto di chi non lo vota. E Teleacras l’ha capito.
Il mondo dell’informazione locale, poi, va visto integralmente. Se Arnone si comportasse come la Passarello, per esempio, avendo da 5 anni un giornale a lui dedicato (in negativo) per almeno il 50%, cosa dovrebbe fare? Chiedere l’altro 50% per parlare bene di lui? Occuparne la sede e chiedere chiarimenti? Non diciamo ca…te…
Ma che facciamo, vogliamo scherzare? Teleacras schierata in favore di Arnone, caro Angelo? Teleacras è oggi TELEARNONE. Non dire tu ca….te. “L’INFORMAZIONE” DI TELEACRAS È’ IL “CORTILE” DI ARNONE.
Facendo 4 conti, il tempo occupato dai vari Picarella, Samaritano, Capitano, Sodano, Piazza, Quattrocchi, messi assieme, è la quinta parte di quello impegnato dal solo ARNONE nell’ultimo anno. Non passa giorno che non ci sia un intervento dell’Eccelso, in merito a qualunque cosa…anzi, mi sto preoccupando: è gia da un paio di giorni che non lo vedo e non lo sento! Ah, forse è SOLTANTO in ferie…
L’ho visto e sentito! L’ho visto e sentito!…su TeleAcras, naturalmente!
E BASTA!!!SIAMO STANCHI!!!! DI ARNONE, DEL SUO AMICO SINDACO, DEI SUOI LIBRI CHE NESSUNO COMPRA, DELLE SUE CONTINUE ACCUSE A TUTTI, AMCI E NEMICI; CHI NON E’ CON ME E’CONTRO DI ME.UN PO’ DI MODESTIA, AVVOCATO ILLUSTRE!!! CHI E’ SENZA COLPE SCAGLI LA PRIMA PIETRA; LEI A QUALE DISTANZA RIESCE A SCAGLIARLA?COLLABORI PER IL BENE DI AGRIGENTO E NON PER LE SUE BEGHE PERSONALI.USI IL MEZZO TELEVISIVO PER IL BENE COLLETTIVO E NON PER LE SUE VENDETTE PERSONALI. SONO SICURO CHE SARA’ GUARDATO CON OCCHIO PIù BENEVOLO.