Aragona (Agrigento) – Gli aragonesi hanno iniziato da poco più di due anni, in via sperimentale, a differenziare i propri rifiuti solidi urbani. La sperimentazione, dopo essere partita da alcuni quartieri del paese, è sfociata in una differenziazione della spazzatura che ha interessato tutti gli abitanti. A questo proposito erano stati sostituiti i vecchi cassonetti di raccolta con dei nuovi, colorati in base alla tipologia del conferimento. L’11 maggio 2010, ad Aragona, alla presenza delle massime autorità cittadine e della dottoressa Teresa Restivo, vedeva la nascita dell’”Isola Ecologica”, un’area attrezzata destinata a ricevere rifiuti specifici differenziati per tipologia, come carta, cartone, vetro, lattine, pile esauste e farmaci scaduti.
L’Isola Ecologica di Aragona acquistò maggiore importanza, agli occhi di quei cittadini che con coscienza e serietà avevano condotto la raccolta differenziata, quando la nostra testata divulgò un filmato, dal titolo “Aragona raccolta in “differenziata” – Estate 2010”, che destò parecchio stupore (clicca qui per vedere il filmato).
Al filmato seguirono le dichiarazioni del sindaco di Aragona che, nel maggio 2011, spiegava come da oltre un anno i comuni aderenti all’Ato Gesa Ag2 avessero attivato sul proprio territorio comunale dei punti ad-hoc, quali le isole ecologiche, garantendo quindi la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. La raccolta dai cassonetti, con l’apertura e messa in funzione dell’isola ecologica, non veniva più effettuata.
Pertanto il sindaco invitava quei cittadini sensibili e virtuosi che volevano attuare la raccolta differenziata, a recarsi presso l’isola ecologica sita nei locali dell’ex mattatoio comunale, unico punto ad Aragona dove poter effettuare la differenziazione dei rifiuti. Tale scelta – veniva precisato – comporterebbe peraltro agli aragonesi anche sgravi sulle proprie bollette TARSU.
Ma la sorpresa, gli aragonesi l’hanno avuta proprio dalle bollette. In parecchi si sarebbero infatti recati presso l’ufficio tributi, per avere spiegazioni sul perchè nelle bollette Tarsu 2011 non si fa cenno ad alcuna riduzione per quei cittadini virtuosi che la differenziazione l’hanno fatta, ottenendo in risposta che le relative riduzioni perverranno prossimamente, a mezzo vaglia/assegno postale, presso i rispettivi domicili.
Oltre al fatto che così non s’incentiva certo la raccolta differenziata, c’è da chiedersi quanto costerebbe rimborsare le riduzioni a mezzo vaglia o assegno.
Non provvedere ai rimborsi, dopo gli inviti del sindaco a differenziare e le spese sostenute per l’attività di comunicazione e sensibilizzazione, rischia di indurre i cittadini a non differenziare più un bel niente, buttando alle ortiche anni e anni di sensibilizzazione a mezzo di massicce campagne di comunicazione.
Dall’Ato gesa Ag2, di cui abbiano più volte tentato inutilmente di rintracciare telefonicamente qualche responsabile, nessuna risposta. Purtroppo, neanche dal comune di Aragona sinora sono giunte risposte poiché il responsabile, Rag. Alfonso Inglima Modica, che dall’ufficio tributi del comune ci avevano invitato a contattare per chiedere chiarimenti, non è stato rintracciabile in questi ultimi giorni.
Nei prossimi giorni cercheremo di saperne di più per informare i nostri lettori e nel frattempo invitiamo la cittadinanza a voler continuare a differenziare recandosi presso l’isola ecologica, perché, nonostante tutto, sensibilità civica impone il rispetto dell’ambiente e un mondo più pulito è possibile.
Totò Castellana
Caro Toto’ parole al vento sono le tue!!!! qui di differenziato c’è solo l’illusione…e nn diamo sempre la colpa ai cittadini……ma l’isola piu’ ke ecologica è l’isola delle speranze perdute……c’è sempre l’inghippo in tutto cio’ ke si fa dalle nostre parti!!!!