Questa la replica del Coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Agrigento, al consigliere-ambientalista che bacchetta chiunque si azzardi appena a dire che il mare di San Leone è sporco:
Non potendo condividere le reazioni di Peppe Arnone che si schiera contro chiunque parli del grave inquinamento del mare di S. Leone, probabilmente anche io da oggi potrei essere un bersaglio per essere contrario alla tesi da lui sostenuta.
La tesi di Arnone, comunque, non mi pare che parta da una posizione obiettiva, la sua origine ambientalista cozza palesemente nella diatriba che vede nello stesso calderone questioni tecniche del sistema della depurazione delle acque reflue e idee personali di estrema difesa della società privata e degli enti pubblici,
E in tutta questa vicenda il comune di Agrigento è silente, mentre da qualche tempo sembra che sia Peppe Arnone il comunicatore mediatico ufficiale del comune, e di qualche altro, per il servizio del ciclo delle acque reflue.
Non una parola da parte del sindaco Zambuto in merito al deferimento del comune di Agrigento da parte della commissione europea alla Corte di Giustizia europea.
La commissione europea ha deferito la nostra città non solo perchè mancano diversi depuratori, ma anche per il generale disastro del sistema del riciclo delle acque reflue scaricate tali e quali scandalosamente e irresponsabilmente a mare.
Si vuole mettere in dubbio gli esami scientifici da parte della commissione europea?
Bene, gli organi preposti rendano pubblici i registri del rapporto giornaliero dei metri cubi in uscita delle acque depurate in città, e li confrontino con la quantità dei metri cubi di acqua potabile distribuita, poi li portino a Bruxelles, presso la Corte di Giustizia europea, e difendano con onore la propria città.
Ma poichè i difensori della tesi minimalista sanno che il confronto è di 1 metro cubo di acque nere malamente depurate su 100 metri cubi di acqua potabile distribuita, si guardano bene dal fare una azione di questo tenore perchè sanno che loro annegherebbero nel ridicolo e la città ancora nel più profondo baratro.
La commissione europea quando ha effettuato i controlli non si è affidata ad organi locali, semplicemente perchè sanno che questi i loro controlli li fanno pilotati; perciò non possono interessare le fotografie di questo o quell’altro cittadino, ne tanto meno la visita che domani Arnone farà in barca, mi intessa, invece, una volta per tutte che si risponda a questa domanda:
Le acque reflue di San Leone, Cannatello, Villaggio Peruzzo etc, quartieri che in piena estate ospitano circa 50 mila abitanti, sono o non sono scaricate a mare ?
Se scaricano a mare nessun esponente ambientalista del mondo si permetterebbe di affermare che lo sversamento fognario non provoca alcun danno al sistema ambientale.
Credo che tutti dovremo riflettere e interrompere qualsiasi polemica per concentrarci su come risolvere il disastro ambientale del nostro mare, costruendo subito i depuratori necessari.
Questo è l’unico commento apprezzabile, che fino adesso ho letto. Si sono dette tante cose, è come se fosse scoppiato un bubbone catastrofico, e tutto un tratto ci accorgessimo della sua inconsistenza. Che il mare di S. Leone abbia dei problemi, è un dato, che le foto siano di quest’anno o degli anni passati poco importa, a noi Agrigentino importa invece conoscere, c’è un depuratore nella fascia costiera? E se non c’è perché Girgenti acqua non si comporta come ha già fatto l’anno scorso a Sciacca e quest’anno a Montallegro restituendo il canone di depurazione?….
Bravo Lillo,sei sempre obiettivo e preciso nella tue affermazioni, non ti lasci incantare. e vai sempre dritto al cuore del problema.
Lei signor Miccichè opera in perfetta buona fede: il tempo e gli agrigentini le daranno piena ragione contro uno pseudoambientalista che opera soltanto in funzione di fini personali e che, solo per la pazienza degli agrigentini e la complicità di pochi interessati e la inconsistenza di altri, ha potuto “allignare” ad Agrigento fino ad oggi. Perchè una “quartara” non si rappezzi più ma si cambi, è necessario che si rompa del tutto (almeno così è stato fino ad oggi in Agrigento). Bene (si fa per dire)!!! Oggi ad Agrigento la “quartara” è frantumata in mille pezzi, non abbiamo più tempo di aspettare. Signor Miccichè, prosegua quindi con la stessa tenacia ed onestà che la hanno contraddistinto anche in passato: queste son qualità oggi rare, ma capaci di essere al di sopra di ogni ideologia politica.
Obiezione sensata e tecnicamente incointestabile.