Il Sindacato era presente alla esposizione del “Report sull’andamento dell’ Economia nella Provincia di Agrigento“ – scrivono i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil – ma, come gli anni precedenti, erano assenti i tanti soggetti politici deputati a decidere ,di questa Provincia.
I numeri emersi e ben illustrati dai Prof. Busetta e Di Betta sono drammatici e costituiscono, purtroppo, la conferma di denunce che come Confederazioni abbiamo fatto in questi anni :
. la disoccupazione continua a peggiorare dal 16,8 % nel 2008 siamo al 19,2 %;
. le ore di Cassa Integrazione sono aumentate del 43 % nel 2009 e di un ulteriore 19,4 % nel 2010;
. il PIL pro-capite è sceso ulteriormente : fatto 100 il PIL nazionale, Agrigento si colloca al 60,7, ovvero se la media del reddito in Italia è di 25. 600 Euro, ad Agrigento è di 15. 500, ancor meno del dato della Sicilia che è di 17. 250 Euro.
A questi dati – continuano Lo Bello, Montalbano e Broccio – occorrerebbe aggiungere il tasso di mortalità delle Aziende, i fallimenti, le questioni del credito e la dimensione delle Aziende : ne viene fuori un quadro desolante !
Il tema allora diventa, come reagire, come organizzare una risposta che sia in grado di aggredire questa situazione devastante che costringe alla disoccupazione, alla precarietà ed all’emigrazione che sempre più allontana i giovani dalla nostra provincia.
CGIL-CISL-UIL da tempo sostengono che occorre collegare Agrigento ad Mondo, ovvero farla uscire dall’isolamento infrastrutturale e che occorre industrializzare le nostre risorse, quelle non delocalizzabili : sottosuolo, storia e cultura, risorse naturali, agricoltura di qualità e costruire vere e proprie filiere di produzione insieme alla valorizzazione delle intelligenze che costituiscono il vero aeroporto per far decollare la provincia.
Ma per far questo occorre un’intesa forte tra le forze sociali e della produzione con una classe politica dirigente e diligente, attenta e non distratta , impegnata a compiere in pieno il proprio dovere.
Se non vi sarà una inversione di tendenza, questa provincia sarà costretta a rimanere inchiodata agli ultimi posti di tutte le classifiche, ma CGIL-CISL-UIL si ostinano a pensare che, invece, è possibile mettere in campo un’altra idea di territorio.
Ad oggi, non si è riusciti ad avere neanche un tavolo provinciale, una cabina di regia per lo sviluppo perché la classe politica tutta, dai deputati nazionali a quelli regionali, dagli Amministratori provinciali a quelli comunali pare pensino ad altro . . . che almeno si esprimano e dicano in concreto casa vogliono o possono fare !
L’unica cosa che, pare sia rimasta in cima ai pensieri di qualche amministratore è l’aeroporto, bene . . . ed il resto ? al momento non c’è neanche quello !
CGIL-CISl-UIL sono pronti a mettere in campo un progetto di sviluppo vero, per fare in pieno la propria parte, e la politica ? perché il Presidente D’ Orsi malgrado specifica richiesta inoltrata da tempo ancora non si decide a confrontarsi ?
Agrigento, 01 giugno 2011