La sezione giurisdizionale di appello della Corte dei conti ha condannato la Cgil Sicilia a risarcire 104 mila euro all’assessorato regionale al Lavoro per un danno erariale causato dall’Ecap di Agrigento tra l’84 e il ’91. L’ente di formazione era emanazione della Cgil fino al 2000, scrivono i giudici, quindi paga il sindacato. La Sezione giurisdizionale d’appello, dopo un’assoluzione in primo grado, ha ribadito il principio che a rispondere del danno possono essere chiamati anche i soggetti, nel caso di associazioni, che dirigevano l’ente.
4 thoughts on “Corte dei Conti condanna la Cgil”
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Egr. sig. Morici, su altri siti,ho letto il periodo storico dei fatti addebitati della Corte dei Conti all’Ecap di Agrigento, e cioè tra il 1984 e il 1991. Sarebbe bello capire chi era il segretario generale della CGIL, ed il responsabile Ecap in quel periodo storico, dice Mariella Maggio, “quando esisteva l’Ecap Sicilia, ogni sede provinciale aveva una gestione indipendente”, per cui vi è un responsabile con nome e cognome.
Lo potremmo chiedere all’avvocato Arnone, bravo conoscitore di fatti e antefatti della vecchia classe dirigente della CGIL, speriamo che risponda all’appello, ci potrebbe riservare delle belle sorprese!!!.
Avvocato Arnone risponda, ci dica la VERA verità.
Grazie dell’ospitalità Ma Va
Perchè non risponde la Lo Bello……o perferisce tacere!!!
@ EX “ cappiddrazzu paga a tutti”
Certo che la Lo Bello non parlerà,…………e se parla dirà corbellerie, come quando difendeva a spada tratta l’assunzione della figlia di un dirigente alla Scuola Edile, a discapito degli aventi diritto, calpestando le aspettative di chi non ha santi nel paradiso sindacale.
Detto questo, entriamo nell’argomento, il fatto che la Corte dei conti impone la restituzione di 104.00,00 euro, vuol dire che quelle somme sono state spese impropriamente, non conoscendo i fatti non possiamo giudicare nel merito.
La mia riflessione invece è un’altra, ma se la CGIL di Agrigento dovesse veramente pagare quelle somme, i soldi da dove li prende??, dovrebbe iniziare da subito azione di rivalsa verso quei soggetti tutt’ora sconosciuti al pubblico, che hanno causato quell’ammanco, facendogli pagare il conto.
Volete un mio parere, se c’è da pagare, pagherà il sindacato quello di oggi, con i soldi dei lavoratori, si proprio con i soldi versati da tutti, anche dai precari che rischiano da un momento all’altro il posto di lavoro e con i soldi delle deleghe degli edili perennemente in crisi.
Come d’altronde hanno fatto pagare il conto, con i soldi dei lavoratori edili, gli esodi milionari della Cassa Edile, il sindacato cade sempre “……….addritta, tantu c’è cappiddrazzu ca paga a tutti”.
Poveri lavoratori !!!!!
L’INNOMINATO
Pensate ancora che la CGIl sia rappresentativa dei lavoratori che rappresenta?
E che faccia i loro interessi? Non i suoi? Passo la palla a chi legge, Sarei tentato di leggere tutto in chiave utopistica!