Oggi, il 26 aprile, ci siamo svegliati e abbiamo appreso la decisione di Berlusconi d’inviare i nostri aerei a bombardare la Libia, a cento anni esatti dall’inizio della guerra coloniale.
Al momento, non è dato sapere, con precisione, come e perché egli sia arrivato a questa imprevista e improvvida decisione. Sicuramente, non ha agito in solitudine. Anche se alcuni partiti, di maggioranza e d’opposizione, lamentano il fatto che non li abbia consultati preventivamente.
Se questo fosse vero- come sembra-, evidentemente il premier non ha ritenuto necessario consultarli. Tanto!
Oltre le ipocrisia e gli intrighi di palazzo, si convochi, urgentemente, il Parlamento( non le Commissioni) e si apra un pubblico dibattito.
Gli italiani hanno il diritto di conoscere le posizioni di ciascun partito e le relative motivazioni e soprattutto sapere se questa decisione tuteli o danneggi l’interesse nazionale italiano.
Chiunque vincerà questo conflitto di potere interno alla Libia, l’Italia, dopo questa escalation, faticherà per recuperare quello che sta rischiando di perdere in queste ore.
On. Agostino Spataro*
* già membro delle Commissioni Affari esteri e Difesa della Camera dei Deputati, direttore di “Informazioni dal Mediterraneo”: