Dell’importanza del ruolo svolto da internet fin dall’inizio della rivolta libica, ne avevamo già parlato. Una rivolta il cui successo, potrebbe esser dipeso molto dalla rete, ma che come ogni cosa ha il suo rovescio. Stando a quanto pubblicato dal The Guardian alcuni messaggi di testo che sembravano provenire dai ribelli di Bengasi, sono stati inviati a persone a Tripoli, ma in realtà ad inviarli sarebbe stato regime di Gheddafi.
Alcuni messaggi – che noi non abbiamo pubblicato – riferivano che i ribelli che si stavano dirigendo da Bengasi a ovest del paese minacciavano stupri e saccheggi a Tripoli, con l’aiuto delle potenze occidentali.
Non è da escludere che forze filogovernative fedeli a Gheddafi siano potute entrare in possesso di indirizzi ai quali inviare i messaggi, dopo averli estorti o sottratti a cittadini che avevano già contatti all’estero.
Si raccomanda pertanto la massima cautela nella diffusione di notizie, qualora non si sia certi della fonte e che la stessa non sia stata in qualche modo intercettata dall’intelligence del dittatore libico.
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