Non si tratta del divertente film di Paolo Nuzzi, che raccontava gli ozi, i contrasti, la quotidianità di un gruppo di amici durante il ventennio fascista che trascorrono i giorni (e spesso le notti) in interminabili partite a carte, con sullo sfondo della vicenda la Luino degli anni 30 tra scherzi, amori, fascisti, prostitute e personaggi vari, tra i quali trova spazio l’ultimo cameo di Erminio Macario.
E no Presidente, qui il piatto piange davvero e non si tratta di poche gocce, piange a diluvio.
la vicenda è quella che riguarda l’Avv. Aiello, chiamato a difendere la Provincia dinanzi al Tar Lazio in merito alla prevista realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle, si vide revocare la nomina 48h prima dell’udienza, da parte del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi.
Dalle 17 pagine di memoria difensiva scritte dall’avvocato Aiello e depositate presso la Provincia Regionale di Agrigento, oltre le valutazioni di carattere generale, si evincevano palesi violazioni alla vigente normativa, che avrebbero potuto (così come poi avvenne), portare ad inficiare l’iter procedurale autorizzativo seguito per poter approvare la realizzazione dell’impianto di rigassificazione di Porto Empedocle.
Costituzione o non costituzione in giudizio, l’avvocato Aiello aveva ottemperato al mandato a lui affidato con la Determina Presidenziale n. 111 del 25/06/2010, preparando le memorie difensive per costituirsi e resistere in giudizio innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
A tal proposito, va anche precisato che la proposta di determinazione presidenziale n. 78 del 21/06/2010, richiamata nella Determina Presidenziale n. 111 del 25/06/2010, aveva per oggetto non un solo incarico, bensì tre.
Infatti, nell’oggetto della proposta di determinazione presidenziale e quindi anche nel corpo della stessa si fa riferimento a tre diverse cause ed in particolare: atto d’integrazione del contraddittorio proposto dal Comune di Agrigento c/ Provincia, atto di integrazione del contraddittorio proposto dal CODACONS c/ Provincia e ricorso con istanza di sospensione e istanza di incostituzionalità proposto da Legambiente Onlus c/ Provincia.
All’atto della consegna dell’incarico e relativa documentazione, l’avvocato Aiello dichiarava di accettare il compenso indicato nella Determina Presidenziale, pari ad €. 5.249,48 per l’intero giudizio oltre iva e cpa.
In ragione dell’incarico, predisponeva tre memorie di costituzione relativamente a tutti e tre i procedimenti con i relativi fascicoli (quindi sostanzialmente ben nove fascicoli).
Successivamente in data 05/07/2010, gli veniva notificata a mezzo fax la Determina Presidenziale n. 116 del 02/07/2010, CON LA QUALE IL Presidente della Provincia determinava di revocare la Determina Presidenziale precedente.
A seguito della revoca, l’avvocato Aiello che aveva comunque svolto il proprio lavoro, chiedeva con nota racc. a/r del 22/07/2010, la liquidazione della somma pattuita (€. 5.249,48 per l’intero giudizio oltre iva e cpa.), senza ricevere alcuna risposta.
Successivamente, in data 15/10/2010, veniva inviata una seconda nota racc. a/r.
A detta nota, la Provincia Regionale di Agrigento rispondeva con nota prot. 44697 del 17/11/2010 a firma del dott. Michele Giuffrida con la quale si comunicava all’avvocato Aiello che non si poteva dare corso alla richiesta di liquidazione della parcella poiché il patrocinio non era stato reso per l’intero giudizio.
Al fine di evitare una controversia giuridica l’avvocato Aiello, in data 10/12/2010, inviava un’ulteriore nota alla Provincia Regionale di Agrigento, con la quale chiedeva di conoscere , alla luce della precedente nota ricevuta, se la proposta della Provincia dallo stesso sottoscritta, con la quale accettava il compenso di €. 5.249,48 per l’intero giudizio oltre iva e cpa. era un patto di quota lite o soltanto un impegno di spesa.
Malgrado siano trascorsi oltre due mesi, la Provincia non si è degnata di rispondere.
Da ciò, l’Atto di Citazione con il quale l’avvocato cita la Provincia in persona del suo Presidente pro tempore, a comparire avanti al Tribunale Civile di Agrigento, all’udienza del 29/06/2011, con espresso avvertimento che in difetto si procederà in contumacia.
“Innanzi tutto – scrive l’avvocato Aiello nell’Atto di Citazione – va chiarito che la L.248/2006 ha di fatto abolito i minimi tariffari previsti dalla legge 03/08/1949 n. 536 3 succ. mod. riconoscendo così la facoltà alle parti (avvocato e cliente) di concordare un importo tariffario per l’attività da svolgere (accordo comunemente definito patto quota lita -ndr).”
Ricorda l’avvocato, come “a norma di c.c. la proposta è revocabile fino a che chi ha fatto la proosta non abbia ricevuto l’accettazione dall’altra parte” e che “l’incarico conferito non riguarda solo ed esclusivamente la partecipazione all’udienza del 07/07/2010 ma prevede a monte tutto un lavoro preparatorio consistente nello studio della controversia, nella redazione delle memorie, nella formazione dei fascicoli e solo per ultimo nella partecipazione all’udienza
Peraltro va ricordato che il sottoscritto non ha partecipato all’udienza per esclusiva scelta del Presidente della Provincia il quale ha comunicato tale decisione soltanto 48 ore prima dell’udienza in cui si sarebbero trattati i tre procedimenti.
Pur tuttavia, sulla base della nota prot. 44697 del 17/11/2010 inviata dalla Provincia Regionale di Agrigento, non si dovrebbe applicare il cosiddetto patto quota lite, ragion per cui sarebbe applicabile il tariffario previsto dalla normativa vigente ed in questo caso l’importo vantato dal sottoscritto sarebbe di € 17.990,00 oltre iva e cpa.
Infatti va tenuto presente che trattasi di una causa di valore indeterminabile di particolare importanza per cui l’importo medio, tra minimi e massimi, è di € 5.990,00 per ciascuno dei tre incarichi, come da allegate note spese.”
Pertanto chiede l’avvocato Aiello all’Ecc.mo Tribunale Civile di Agrigento, “in via principale ritenere e dichiarare che il sottoscritto attore ha diritto ad essere remunerato per l’incarico ricevuto dalla Provincia Regionale di Agrigento e, quindi, per il lavoro per suo conto svolto;
Per effetto condannare la Provincia Regionale di Agrigento al pagamento della somma di € 17.970,00 pari ad € 5.990,00 per ciascuno dei tre incarichi ricevuti oltre iva e cpa.
In subordine ritenere e dichiarare che la dichiarazione sottoscritta in data 25/06/2010 è un impegno della Provincia Regionale di Agrigento a liquidare forfettariamente l’importo di € 5.249,48 oltre iva e cpa e per l’effetto condannare la Provincia Regionale di Agrigento al pagamento della suddetta somma;
Con vittoria di spese competenze ed onorari del presente procedimento”.
Un bel colpo per il Presidente D’Orsi, che proprio giorni fa nel corso di un’intervista rilasciata a L’ALTRAAGRIGENTO.IT, alla domanda del giornalista in merito a chi avrebbe dovuto pagare la parcella dell’avv. Aiello al quale appena 48 ore prima dell’udienza del TAR era stato revocato il mandato, rispose: “Intanto premetto che se soldi ci saranno da pagare per gli oneri dell’avvocato Aiello le sosterrò io in prima persona.”
Il piatto piange e la parcella dell’avvocato pure, ma alla luce di un importo che potrebbe ammontare a € 17.970,00 oltre iva e cpa. c’è da giurare che neppure il Presidente D’Orsi ha di che stare allegro…
Gian J. Morici
Intanto auguro all’Avv. Aiello che i Suoi diritti vengano riconosciuti perchè ha svolto il mandato affidatogli lavorando ..e parecchio sull’ “affaire Rigassificatore”. Abbiamo già detto che la decisione di D’Orsi di revocare il mandato e non costituire la Provincia senza spiegarne il motivo lascia molto .. ma molto…perplessi. Non dimentichiamo che il Consiglio Provinciale si è espresso contro la realizzazione del Rigassificatore e si è espresso anche a favore della costituzione in giudizio dell’Ente. E poi….siamo sicuri che in caso di sentenza a favore dell’Avv. Aiello sia proprio D’Orsi a pagare di tasca Sua…. e perchè ????
Sa già di avere fatto un atto …diciamo “sbagliato” e di carattere personale ????
ma si tratta dello stesso professionista?
Iacp, D’Orsi nomina Aiello nel CdA
http://www.sicilia24h.it/iacp-d%e2%80%99orsi-nomina-aiello-nel-cda_60897/
POVERA ITALIA MI VENI DI CHIANCIRI