I 1814 immigrati che si trovano ancora a Lampedusa minacciano di attuare uno sciopero della fame se non verranno trasferiti in tempi brevi dall’isola. Tra la gente sbarcata in queste settimane sull’isola, in gran parte tunisini, comincia infatti a serpeggiare la paura del rimpatrio. Alcuni di loro sostengono di avere raccolto queste voci, che non hanno però alcuna conferma ufficiale, dai loro parenti in Tunisia.
I migranti sono attualmente suddivisi tra il centro di accoglienza, riaperto domenica scorsa, e i locali dell’Area Marina Protetta, in precarie condizioni igieniche.
Stamattina, ai microfoni di Sky, la portavoce in Italia dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), Laura Boldrini, ha definito la situazione “critica” e ha chiesto “un ulteriore sforzo logistico per decongestionare” il centro di Lampedusa. “La situazione è in una fase di evoluzione – ha infatti detto -, si potrebbero verificare altri arrivi nelle prossime settimane ed è importante che il centro non sia già pieno”.
Intanto qualche ora fa è partita dal porto di Lampedusa la nave traghetto Palladio con a bordo 76 immigrati tunisini tra cui 30 minorenni, che raggiungerà nel tardo pomeriggio di oggi Porto Empedocle. E, sempre in queste ore, si è svolto l’incontro al Viminale tra il ministro dell’interno Maroni, il sindaco di Lampedusa De Rubeis e la vicesindaco Maraventano. È stata presa la decisione di cominciare i trasferimenti presso il Residence degli Aranci (nel catanese), la struttura individuata per fronteggiare l’emergenza sbarchi di queste settimane a Lampedusa. Oggi i primi 200.
(Fonte: http://www.giovanilampedusa.it/)
Commenti Facebook