Il Presidente del Gruppo Consiliare del Movimento per l’Autonomia al Consiglio Comunale di Agrigento, Giuseppe De Francisci, interviene in ordine all’edizione 2011 della Sagra del Mandorlo in Fiore, non risparmiando critiche all’Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Marco Zambuto, colpevole di aver messo la firma ad uno dei più grandi fallimenti del suo mandato.
“Ancor prima dell’inizio del Festival – ha detto De Francisci – avevamo espresso parecchie perplessità in ordine alla tanto discussa delibera di affidamento diretto dei servizi alla Cooperativa il Sestante, ai limiti della liceità, sconsigliando all’Amministrazione Attiva di intraprendere tale strada. Ma ahimè questa Amministrazione non cerca il dialogo e le proposte positive, difatti oltre al decisamente poco limpido atto amministrativo, adesso siamo costretti a denunciare anche una vergognosa organizzazione del Festival Internazionale del Folklore che, lo dicono i fatti, ha ricoperto di ridicolo la città dinnanzi ai pochi turisti accorsi da tutta la Sicilia per assistere all’evento”.
“Sono stati bruciati, complessivamente , circa 400mila euro. Soldi che – secondo De Francisci – si sarebbero potuti utilizzare per costruire una Sagra dignitosa e apprezzata dagli agrigentini. Invece il sindaco Zambuto, insieme al suo “tavolino”, è stato capace di svendere ad un privato una tradizione che dura da oltre mezzo secolo, mettendo in piedi una Sagra mediocre da molti punti di vista. I gruppi internazionali erano pochi e poco apprezzabili; gli spettacoli sono stati
gestiti con approssimazione e senza tener conto delle abitudini dei concittadini, gli eventi collaterali sono stati scarsamente pubblicizzati e, forse appositamente, riservati a pochi intimi”.
“Ma a stupirci – ha aggiunto il Consigliere autonomista – è stata la faccia tosta del nostro primo cittadino che ha avuto il coraggio di convocare ben tre conferenze stampa dove sono stati diramati dati fasulli e frutto della sua fantasia, come ad esempio il boom delle presenze negli alberghi, l’indice di gradimento da parte della popolazione, incassi fantasma ai botteghini e molto altro ancora. Dati sconfessati dagli operatori turistici, inferociti per la disorganizzazione che ha caratterizzato questa edizione, e dalle lamentele degli agrigentini che avrebbero maggiormente apprezzato una sagra anche più sobria, con la presenza dei gruppi Folk locali, di gruppi internazionali di qualità, eventi collaterali alla portata di tutte le tasche e, soprattutto, la presenza dei carretti siciliani”.
“Lo stesso Zambuto – prosegue De Francisci – ha annunciato, con toni trionfalistici, che l’anno venturo intende riproporre alla città una edizione della Sagra del tutto simile a quella che ci siamo appena lasciati alle spalle. Ci auguriamo che, almeno questa volta, si proceda a bandire una regolare gara d’appalto e, soprattutto, che non siano redatti “bandi ad hoc” per favorire le clientele”.
“Al sindaco Marco Zambuto chiediamo di prendere atto della gestione fallimentare dell’evento e se non ha intenzione di farlo pubblicamente, che almeno entri nell’ottica di costruire la prossima edizione, se ne è capace, affidandosi a professionisti della materia e non agli amici del sabato sera”, ha concluso il capogruppo dell’Movimento Per L’Autonomia a Palazzo dei Giganti Giuseppe De Francisci.