Per il Consigliere Provinciale Carmelo Avarello di Sinistra Ecologia e Libertà la riunione dei tre Consigli provinciali di Caltanissetta, Enna ed Agrigento che si svolgerà il 16 Febbrraio prossimo ad Enna , rappresenta una buona ed utile occasione per riaprire con il governo regionale e con l’imprenditoria privata operante nel settore dei Sali potassici uno stringente confronto mirato ad individuare modi e tempi che lascino pensare ad una riapertura dell’attività estrattiva in questo importante comparto minerario. In questa direzione se la provincia di Enna è interessata a chiedere la riapertura della miniera di Pasquasia la provincia di Agrigento si ritrova a mettere in conto la prospettiva di iniziare l’attività estrattiva nel bacino di Realmonte che si ritrova ad avere un giacimento di enorme portata e tale da favorire l’occupazione di centinaia di lavoratori. Riaprire le miniere per riprendere l’attività produttiva rimane l’imperativo categorico per far sì che un’importante risorsa quali sono i Sali potassici riescano e tornino a ridare impulso economico alle nostre popolazioni.
Non può dimenticarsi a tal riguardo che l’Italia acquista importando dall’estero, oggi, fertilizzanti utili alla nostra agricoltura con grave nocumento alla nostra bilancia commerciale. Riprendere l’attività produttiva diventa, quindi, ancora l’unica e la sola chiave di volta in grado di evitare e lasciare cadere le polemiche sulla destinazione dei siti minerari che molti ritengono essere di già stati utilizzati per interrarvi scorie nocive di vario tipo e molti altri li individuano come possibili siti dove allocarvi scorie nucleari provenienti dalle realizzande nuove centrali nucleari. Solo la ripresa produttiva può allontanare queste paure e queste preoccupazioni ridando linfa alle popolazioni che chiedono lavoro e sviluppo per i giovani.
Il Consigliere Avarello ad Enna si farà interprete delle predette rivendicazioni.
Agrigento lì 14.07.2010
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1 thought on “Carmelo Avarello: Riaprire le miniere per far sì che un’importante risorsa quali sono i Sali potassici tornino a ridare impulso economico alle nostre popolazioni”
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Caro Direttore,
colgo l’occasione per salutarLa e per segnalare ad Avarello, e far presente ai lettori, un’ipotesi che, oltre 20 anni fa, abbiamo proposto alla Camera dei Deputati e al governo della Regione: quella di un investimento, in favore dell’Eni, per mettere in valore le “salamoie” derivate dai sali potassici prodotte, come scarti, dalle miniere delle tre province.
Sulla base di uno studio, elaborato da una società svizzera (dovrei averne ancora copia, in ogni caso si può chiedere all’Ems) si evidenziava la possibilità di ricavare notevoli quantità di “magnesio metallico” un metalloide d’altissimo valore commerciale strategico.
Ricordo che riuscimmo ad ottenere un impegno dal governo centrale (sulla base di un odg unitario (PCI, DC, PSDI) approvato dalla Camera).
Purtroppo, gli esponenti siciliani della Regione (di maggioranza ma anche d’opposizione) non gradirono l’intervento dell’Eni e dello Stato e hanno preferito continuare con la vecchia produzione…fino al punto di chiudere quasi tutte le miniere e in particolare Pasquasia ch’era considerato un vero colosso del settore.
Non so se ancora quel progetto possa essere ripreso. E’ passato tanto tempo. Bisognerebbe fare delle verifiche in sede tecnoscientifica e commerciale.
Comunque sia, l’idea di riaprire mi pare buona.
Cordialmente.
on. Agostino Spataro