Un Natale povero quello agrigentino. Un clima lontano da quello festoso e spensierato, complice la crisi, i tagli alle spese degli enti locali, che hanno obbligato molte amministrazioni a convogliare i pochi fondi a disposizione verso iniziative di carattere più prioritario.
In un contesto generale di questo genere ed in particolare dovendo far quadrare i conti di un comune con le casse in rosso, qual è quello di Agrigento, addobbi, botti, concerti e luminarie passano in secondo piano: meglio far fronte a priorità e a cose concrete.
Un Natale magro, che strideva con quello empedoclino.
Pochi chilometri di distanza.
Luci, addobbi, proiezioni sulle pareti della Torre Carlo V, musiche e canti, che rendevano più festosa l’atmosfera natalizia.
Da una parte Marco Zambuto, sindaco UDC di Agrigento, dall’altra, Lillo Firetto, sindaco di Porto Empedocle e anche lui udicino.
Da un lato Agrigento. Pochi addobbi per ricordare che è Natale. Le casse comunali sono in rosso.
Dall’altro, Porto Empedocle. Luci, musiche e divertimento.
Non ci voleva molto affinchè venissero mosse critiche al sindaco di Agrigento per un Natale che non sembrava Natale. Per non aver regalato un momento di gioia che consentisse alla gente di distrarsi per un attimo dai problemi quotidiani, mentre per il collega empedoclino si è trattato di un momento di tripudio, elogiato da media e popolo.
Panem et circenses per il paese marinaro. Circenses siamo d’accordo, ma c’è anche vero pane? O si è trattata di sola apparenza?
Non serve Giovenale per rendersi conto che si è trattato dell’azione politica volta ad attrarre e mantenere il consenso popolare mediante l’organizzazione di attività ludiche mirate a distogliere l’attenzione dei cittadini dalla vita politica, lasciando creder loro di vivere nell’opulenza di un paese con prospettive di forte crescita economica.
Un’illusione fondata su quel piatto di lenticchie offerte quale misura compensativa alla realizzazione di un rigassificatore nella città marinara.
Un’illusione naufragata sugli scogli del Tar del Lazio. Un contributo da 6 milioni di euro, frutto di una convenzione tra Nuove Energie (Enel) ed il Comune di Porto Empedocle, che dopo l’imprevista sentenza del TAR Lazio il Comune di Porto Empedocle dovrebbe restituire alla società Nuove Energie.
Altro che rischio di impresa della società, come affermato da qualcuno.
Se Agrigento questo Natale ha pianto, Porto Empedocle, qualora dovessero essere resi i soldi a Nuove Energie, di certo non riderà in futuro e chissà per quanti Natali…
Non siamo mai stati teneri con il sindaco di Agrigento né con la sua Amministrazione, ma questa volta, preferiamo il Babbo Natale dei bambini poveri al Babbo Natale dei bambini ricchi.
E se è pur vero che non abbiamo ricevuto nulla e siamo rimasti senza un regalo, proviamo a comprendere un sindaco che, a rischio di risultare impopolare, ha avuto il coraggio di rinunciare a quell’atmosfera di magia che in altri tempi serpeggiava lungo tutte le strade del centro, pur di evitare di alleggerire ulteriormente le tasche dei cittadini con l’aumento, non sempre giustificato, di tutte le imposte comunali.
Auguriamo agli altri, che il Babbo Natale dei bimbi ricchi non li abbia costretti a rimanere per sempre senza un regalo nei giorni di festa, pur di passar meglio le proprie vacanze post-natalizie (a Natale, cari bambini, Babbo lavora e quindi le vacanze le prende dopo), mentre un consigliere ambientalista potrà ancora continuare a dar pagelle e plausi a quanti esprimono la propria adesione alla ricandidatura a sindaco di Porto Empedocle di Calogero Firetto, simbolo di buon governo, che va sostenuto.
Firetto, assieme a Marco Zambuto – afferma il noto consigliere ambientalista -, è una bandiera dell’UDC con il quale partito occorre costruire, da parte del centrosinistra, un patto di buon governo per l’intera provincia.
Sarà stato anche Natale; saremo anche stati più buoni; ma da questo a diventar Babbi (e non Natale o nel senso di papà), ne passa un po’…
Gian J Morici
Sicuramente e quello che voi agrigenti sperate,volevo ricordarvi che su questo Comune, da voi invidiamente criticato e bastonato, mangiate e bevete; magiate in quando molti voi lavorano nelle nostre poche risorse, bevete in quando avete costruito un dissalatore ai piedi della casa natale di Luigi Pirandello da voi presa in considerazione ai tempi del fatidico RIGASSIFICATORE, si perchè se si dovesse svegliare il nostro buon Luigi ,oltre a vedere lo scempio del vostro dissalatore vedrebbe ache la vostra spazzatura….
Caro Morici avete avuto la fortuna di non trovare politici in grado di battere il pugno per dirvi “fatevi gli affari vostri”.
Se vuole ci possiamo conoscere per scambiare due parole..
Buon Anno
Gent.mo Salvatore741
non ho mai criticato il Comune di Porto Empedocle per ragioni di invidia.
Mi ritengo una persona libera che esprime le proprie opinioni non lasciandosi condizionare da interessi di sorta, e non prima di aver studiato gli aspetti inerenti l’argomento trattato.
La mia opinione su quell’area, dissalatore compreso?
Un’area da bonificare e destinare ad altro uso!!!
Riguardo ‘la fortuna di non trovare politici in grado di battere il pugno per dirci “fatevi gli affari vostri”, potrei ricordarle che in più occasioni ho trovato sulla mia strada chi avrebbe voluto battere i pugni, e forse anche altro, senza per questo lasciarmi intimorire.
Le confermo già da ora la mia disponibilità ad approfondire la nostra conoscenza “per scambiare due parole..”.
Qualora mi volesse contattare, può farlo al 320 4427543
Colgo l’occasione per porgerle i miei più cordiali saluti
Gian J Morici
Quello che volevano i politici-affaristi si è verificato. E’stata fatta scoppiata la guerra tra Empedoclini e Agrigentini per distrarre i cittadini dai veri problemi secondo la consolidata prassi del DIVIDI ET IMPERA. Sarebbe bello per noi del no al Rigassificatore esporre il nostro punto di vista sulla non convenienza politico/economica per la città di questa realizzazione che speriamo non avvenga e sulle alternative. Purtroppo le locali TV non ci danno pari spazi (anzi a noi non ne danno afffatto) e ciò è strano. Intanto il Comune di Porto Empedocle ha preso a Leasing feste e quant’altro. Un tizio aveva preso a Leasing una Mecedes pur non potendolo fare…..ora è a piedi. Cordiali saluti.