I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata in una precedente nota avevano sottolineato come la discussione in Consiglio comunale dello scorso 16 novembre sulla nuova convenzione tipo per la gestione del servizio integrato dei rifiuti fosse avvenuta in fretta e furia senza un adeguato approfondimento.
Nello stesso comunicato i Consiglieri sottolineavano che sulla scorta del vecchio contratto stipulato nel 2005, ancorché inapplicabile in alcune parti e soggetto a diversi contenziosi, e per le norme nel frattempo approvate in tema di rifiuti già consentivano al Comune di trasferire somme a titolo di acconto alla Dedalo anche per far fronte alle continue emergenze in materia di rifiuti.
A tutti i Consiglieri comunali l’Amministrazione comunale disse che la Dedalo avrebbe firmato la convenzione e solo dopo avrebbe dato disposizione per trasferire le somme.
Di contro invece in data 18/11/2010 la Dedalo, dopo una riunione del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato di “non sottoscrivere la convenzione per come proposta dal Comune di Campobello di Licata” manifestando un impegno ad firmare un addendum al vecchio contratto, mentre con Delibera di tre giorni fa la Giunta ha formulato al funzionario del servizio un atto di indirizzo per trasferire la somma di un milione di euro alla Dedalo per la salvaguardia dell’igiene e della salute pubblica e per scongiurare la rimozione degli organi dell’Ente e con determina di liquidazione del funzionario di due giorni fa sono state trasferite le relative somme.
Dunque anche in assenza della nuova convenzione firmata, anzi in presenza di un diniego della Dedalo alla firma della convenzione, il Comune ha autorizzato il trasferimento di un milione di euro.
Di fatto, dunque, nella sostanza la soluzione prospettata dal gruppo consiliare del PD era corretta e praticabile dal punto di vista giuridico e finanziaria.
Abbiamo assistito ad uno spettacolo poco edificante dove la Dedalo ha anche fatto la sua parte non rispettando gli impegni che avrebbe preso con il Comune e ciò dimostra ancora una volta che è necessario porre fine alla gestione di questa azienda, cambiare il suo consiglio di amministrazione ed il suo gruppo dirigente, azienda che non mette i Consiglieri comunali nelle condizioni di accedere agli atti per come è avvenuto ai Consiglieri comunali del PD che dopo aver chiesto un mese fa alcuni atti in questi giorni la Dedalo risponde al Sindaco che la lettera “risulta priva della indicazione della ragione di accesso”, una lettera che noi giudichiamo vergognosa anche perché i Consiglieri del PD avevano chiesto gli atti nella qualità proprio di Consiglieri indicando anche una recente sentenza del Consiglio di Stato in materia di diritto di accesso.
Su questo increscioso comportamento della Dedalo naturalmente i Consiglieri comunali del PD faranno valere i propri diritti utilizzando gli strumenti previsti dalla legge.