“Infine Pierluigi Bersani si altera sull’ultima questione postagli che, visto quanto successo negli ultimi giorni, necessitava una sua risposta. Cioè la campagna mossa dal consigliere comunale di Agrigento Giuseppe Arnone, il quale da giorni ha tappezzato Piacenza con manifesti nei quali chiede più trasparenza nel Partito Democratico al sud. A questa domanda il tono di Bersani cambia e si fa più rigido: “Io non ho da rispondere a della gente che usa il simbolo del Pd in maniera impropria. E’ un curioso sistema, come se qualcuno prendesse il simbolo della Fiat e dicesse: la Fiat è una ciofeca”. E conclude in maniera lapidaria: “Non si può, prenderemo le misure”.
Poche righe, in coda ad un’intervista al segretario nazionale del Pd apparsa sul sito Piacenza24. E venne così il giorno. Bersani si altera. Bersani non cita neppure Arnone. Per lui è “gente”. Non entra neppure nel merito delle questioni poste da Arnone, per liquidare la vicenda gli basta difendere il simbolo del partito contro chi lo usa in “maniera impropria”. Come dire: puoi sbraitare quanto vuoi, ma se non hai neppure rispetto del simbolo del partito non m’interessa neppure quello che dici. Certo comunque Bersani sa quello che Arnone dice, ed evidentemente non ritiene che sta usando il simbolo per fare richieste, lotte ed affermazioni che qualificano quel simbolo. Evidentemente ritiene che Arnone con ciò che dice su alcuni leader agrigentini del partito sta squalificando il simbolo del Pd e insieme al simbolo evidentemente anche il partito. Insomma Bersani è davvero offeso perché Arnone fa un uso improprio di qualcosa che sta gli sta a cuore. “Io non ho da rispondere a gente”. Non merita alcuna considerazione, insomma. Non crede di avere il dovere di dedicarsi a simili questioni. Eppure chi parla è un uomo, un politico che risponde a tono e argomentando ad amici e nemici, non si tira mai indietro. Ma considera evidentemente le argomentazioni di Arnone non degne di una replica. E’ andato fino a casa di Bersani con manifesti e conferenze stampa e libri e magliette. E Bersani gli sbatte la porta in faccio. “Io non ho da rispondere a gente”. Adesso il segretario pensa solo alle misure da adottare. Evidentemente sa che la commissione di garanzia del partito si è espressa. Molto probabilmente sono state adottate nei confronti di Arnone misure severe. Lo sapremo nelle prossime ore. Ma il segretario per avere concluso in questo modo l’intervista, sa evidentemente che il dado è tratto.
Elio Di Bella.
chi sfida il mondo si trova il mondo addosso.attenti alle intercettazioni telefoniche.
…. è l’ennesime battaglia persa dal paladino che pensava di usare la durlindana contro tutto e contro tutti. anche a vincere, poteva mai sperare nell’appoggio di un partito che viene messo alla berlina in ogni occasione con i suoi spettacoli? sono un simpatizzante del pd che avrei finito di votare tale partito se si affermava quel modo violento di fare politica. finalmente bersani ha posto fine a questa misera contraddizione.
Ad Arnone rimane solo di potere “fischiare”. La foto mostra che questa è una pratica che gli riesce molto bene.
cu sa piglia cu centu pò centu sa piglianu cu unu.
Perche Arnone ha giudizio ? sembra uno strano.
è iniziata già la fine
sul caso tetris ci sono dichiarazioni che se vere fanno ribrezzo