13 Dicembre 2024
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1 thought on “Italia dei Valori chiede la rimozione del Sindaco di Licata

  1. Egr. dott. Hamel, condivido in toto il suo pensiero di legalità e trasparenza nella pubblica amministrazione. La Sicilia ed in particolare Agrigento si risveglia capitale della mafia, capitale della disoccupazione, capitale del lavoro nero, questo diceva pochi giorni fa un sindacato, io aggiungo, ma loro in questi anni dove si trovavano??, forse a coltivare il loro orticello, a battersi non per il bene comune, ma per conservare ed alimentare i loro privilegi.

    Da un rapporto della DIA emerge che l’agrigentino ha nel proprio DNA la vocazione mafiosa, lo Stato le Istituzioni se vogliono sconfiggere la mafia ed il sistema mafioso, non devono solo sconfiggere la cupola, e le menti eccelsi criminali, ma devono distruggere principalmente l’habitat del sistema.

    Non a caso gli studiosi del fenomeno l’hanno chiamata la piovra, questo animale sopravvive ad intemperie e tempeste anche di lunga durata, questo animale si rifugia negli anfratti più bui e sicuri del sottofondo marino, se ha fame si nutre dei propri tentacoli, e una volta passata la tempesta, esce dalla tana e ritorna a cacciare.

    Lo stesso fa la mafia, nei momenti di crisi, quando lo Stato la mette sotto pressione, si rifugia nel sottobosco della vita civile, si mimetizza fra gli apparati burocratici, mostrando un volto buono, per confondere, ma non aspetta altro che passi la tempesta per emergere e far capire che loro sono sempre presenti e più forti di prima.

    In questo particolare momento lo Stato ha inferto colpi terribili al sistema, ma non basta, per estirpare questa bestia immonda, che si nutre dell’omertà delle persone, che si nutre dei bisogni delle persone perbene, bisogna essiccargli proprio questo humus di cui si nutre.

    Lo Stato deve assicurare al cittadino rispettoso delle leggi, la sicurezza personale, dare la certezza del diritto, dare il lavoro ai giovani disoccupati in cerca di prima occupazione.
    Noi tutti dobbiamo liberarci dalla dipendenza mentale di questo o quel politico, di questo o quel sindacato, di questo o quell’imprenditore, dobbiamo cioè liberare i nostri intelletti per costruire un futuro migliore, senza condizionamenti e senza sopraffazioni del più forte sul più debole, perché anche questa è mafia.

    Il rispetto della legalità e delle leggi deve iniziare dalle nostre piccole azioni di vita quotidiana, per arrivare alle grandi azioni degli eroi e martiri della libertà, quali Falcone e Borsellino, a cui noi tutti dobbiamo un grazie di Cuore.

    Cordialmente Sergio

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