L’approvazione da parte del Parlamento europeo della Direttiva sulla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali segna una svolta nella certezza dei pagamenti sulle prestazioni e sui servizi svolti dalle imprese in particolare nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Tuttavia specialmente in realtà come quella siciliana il rischio del mancato pagamento dei termini (trenta giorni e sessanta invece per la sanità) appare assolutamente verosimile con l’automatica conseguenza dell’obbligo di pagare automaticamente interessi di mora dell’ 8% maggiorati del tasso di riferimento BCE.
“Sarebbe una iattura – osserva l’on Iacolino – se la normativa che verrà applicata negli Stati membri entro il 2012 trovasse impreparati l’Amministrazione regionale che in questo momento a mala pena riesce a pagare stipendi e spese inderogabili in attesa di operazioni finanziarie che a prima vista sembrano improbabili e non garantite da criteri di affidabilità”.
“In attesa di comprendere quali riforme Lombardo e la sua inedita maggioranza intende realizzare, il governatore metta mano senza ulteriori indugi alla prima e più urgente riforma quella della Pubblica Amministrazione secondo criteri di responsabilità e di snellezza delle procedure”, continua l’europarlamentare.
“Se cosi non fosse ai circa 500 mila euro di interessi che già vengono pagati dal governo Lombardo ogni giorno in forza di obbligazioni contrattuali non soddisfatte tempestivamente aumenterebbero a dismisura completando quel disastro finanziario del quale rimane responsabile principale l’attuale governatore”, conclude l’on Iacolino.
Palermo 21 ottobre 2010