“QUANDO IL NEMICO TI……….. NON TI AGITARE, FARESTI IL SUO GIOCO”
Inizia con queste parole il lungo comunicato del consigliere Giuseppe Arnone, il quale interviene a seguito dell’inaspettata benedizione che Lupo ha dato alla candidatura di Messana, alla guida del PD agrigentino.
Un comunicato nel quale si racconta la seduta di ieri a Palermo nella sede del PD, all’interno delle cui stanze “ancora rimbombano per le urla dell’On. Capodicasa che ad un certo punto ha persino abbandonato la riunione per “ convincere “ con argomenti dialetticamente sottili ( !?! ) Adragna e Panepinto, che invece, coerentemente in nome della dignità del Partito, del buon senso, del rispetto reciproco si opponevano alla riconferma di Messana”.
Non mancano particolari inediti, sulla “riunione si è conclusa con una evidente forzatura del Segretario Regionale Lupo, che in nome dell’unità del Partito e di asseriti regolamenti che non consentivano il rinvio del congresso, essendoci una candidatura unica, ha fatto accettare, nei termini drammatici che i giornalisti possono chiedere ai partecipanti alla riunione, ad Adragna la candidatura di Messana”.
Stando a quanto riportato da Arnone, “l’indecenza della riunione, le urla, il nervosismo sono stati tali che probabilmente a causa di tanta agitazione, il Senatore Adragna, abbandonata la sede del PD per raggiungere l’aeroporto, ha battuto, da fermo, violentemente il capo nell’automobile ed è stato costretto ad un serio controllo presso l’ospedale di Partinico“.
Non mancano i toni forti, quasi quelli di una guerra santa, con Arnone che dichiara:“Adesso si apre la madre di tutte le battaglie…”.
“…notificheremo i ricorsi per annullare il tesseramento truccato, notificheremo i ricorsi per far radiare Messana dal Partito Democratico quale responsabile di azioni indegne…, pubblicheremo in instant – book i ricorsi contro Messana che ricostruiscono le sue nefandezze…”.
“Inonderemo Palermo e Catania di manifesti 6 m x 3 m , che pubblicizzano l’istant – book su Messana e Capodicasa.
E già domani piazzeremo sotto la sede del Partito Democratico Siciliano i poster bus 6 x 3”.
Bene, il tutto esattamente in nome di quelll’unità del Partito, auspicata ieri dal segretario regionale Giuseppe Lupo.
In attesa della “madre di tutte le battaglie”, non sono pochi gli agrigentini che si chiedono se i contendenti non avrebbero fatto meglio a dedicare i propri sforzi a ben altre ‘battaglie‘.
Tutto ciò, specie in considerazione del fatto che l’unica cosa che pare ad Agrigento attecchisca bene e sia destinata a crescere nel tempo, è la miseria.
Beghe interne ai partiti, con grande dispendio di energie e denaro, non sembrano riguardare molto tutti quegli agrigentini che non riescono a conciliare il pranzo con la cena.
E se c’è chi batte violentemente il capo da fermo, nell’automobile, c’è chi – non potendo neppure permettersi l’automobile – la testa la sbatte contro il muro, perché non sa più come sfamare la propria famiglia…
Gian J. Morici
Purtroppo i vari commentatori VOGLIONO IGNORARE che Arnone è l’ultima persona al mondo che avrebbe il diritto di rivendicare trasparenza, antimafiosità ed ingiustizie. Lui che è stato certamente UN MAESTRO nella pratica di queste arti. E poi le verità non sono affatto quelle che lui prospetta ogni giorno in televisione; parla solo lui. Le controparti non ritengono più nè costruttivo nè utile per nessuno perdere tempo a replicare a tutte le sue mistificazioni.
Perchè Arnone non fa un partito tutto suo (visti i consensi che sbandiera continuamente), con una squadra tutta sua, dove lui potrà svolgere il ruolo di portiere, difensore, centrocampista e attaccante?
Così potrà sostenere tutte le “verità” che vuole, non subire “ingiustizie” (se mai continuare a perpetrarle), fare il coordinatore di qualunque cosa e a vita, imponendosi arrogantemente su chiunque osasse contraddirlo? Non ha forse fatto fino ad oggi tutto quello che ora lui ed i suoi accoliti vorrebbero “rifilare” ad altri? Forse comincia ad esistere una giustizia anche nei suoi confronti.