Alla c.a. dell’ On. Giuseppe Lupo
Segretario Regionale del Partito Democratico Sicilia
Palermo
Alla c.a. dell’Avv. Emilio Messana
Segretario Provinciale Partito Democratico Agrigento
Agrigento
In Rappresentanza delle aree politiche del Partito Democratico “fiancoafianco” e “Democratici e Liberi” ci siamo impegnati a costruire l’unità di tutto il Partito Democratico agrigentino in occasione dei Congressi di circolo e del Congresso Provinciale.
Con senso di responsabilità, mettendo alle spalle le aspre contrapposizioni e gli scontri del recente passato, abbiamo voluto guardare avanti per offrire alla società agrigentina un forte Partito, radicato nei territori, dotato di un gruppo dirigente che si impegnasse a condividere un progetto politico per aiutare questa Provincia, ultima in tutte le classifiche e graduatorie, a guardare con fiducia al futuro.
Inoltre, al fine di dare un forte segnale di cambiamento ed offrire nuovi stimoli e nuovo entusiasmo ai nostri militanti ed alla società nel suo complesso, ci siamo fatti portavoce di una richiesta di “discontinuità” nei metodi e nelle rappresentanze che proveniva dai territori e da tanti iscritti. Il gruppo di maggioranza (in virtù dei dati del tesseramento chiuso il 21 luglio 2009), ha inteso, invece, dare una ulteriore opportunità al Segretario uscente, eletto nel 2007.
Le nostre aree politiche, se pur non pienamente soddisfatte, con grande sacrificio e con altrettanto senso di responsabilità hanno accettato la proposta a condizione che tutte le componenti si facessero fattivamente carico di una proposta di governo del Partito che rimuovesse nella chiarezza e nel rispetto delle regole tutti i conflitti in essere, che appannano l’immagine del PD e ne sviliscono l’azione.
L’8 ottobre è stata presentata la sola candidatura di Emilio Messana e l’indomani la componente Popolare “Quarta fase” comunicava che erano venute meno le condizioni per la sua partecipazione al Congresso anche in ragione del permanere di tutte le anomalie sul tesseramento, rilevate dalla Commissione Regionale di Garanzia per il Tesseramento.
Nonostante numerosi incontri formali ed informali, dunque, alla fine l’unità, come presupposto indispensabile per celebrare il Congresso Provinciale, di fatto non si è raggiunta
Mantenendo integro lo spirito unitario che ci hanno guidati in questi mesi di dialogo e nelle lunghe riunioni, riteniamo che oggi siano venute meno le ragioni del percorso avviato. In queste condizioni, infatti, non si andrebbe a celebrare un Congresso bensì una devastante contrapposizione che amplierebbe la distanza tra il PD ed i suoi elettori, tra politica e società.
Da parte nostra ci siamo rifiutati e continuiamo a rifiutarci di commentare comunicati stampa, lettere, conferenze stampa per non alimentare una polemica sterile e dannosa che ci allontana sempre di più dai problemi reali della gente.
In virtù di questo senso di Partito chiediamo con forza atti di generosità a tutti verso il P.D. e magari la rinuncia ad un dibattito esterno che anche se aspro va fatto nelle sedi del Partito.
Consideriamo urgente l’intervento del Segretario Regionale e invitiamo ad una riflessione Emilio Messana, che liberando il campo dalla sua candidatura, con un atto di generosità verso il partito, consentirebbe un rinvio del congresso in un tempo che attraverso un nuovo tesseramento potrebbe rilanciare il profilo programmatico e l’assetto organizzativo del PD agrigentino in un clima di reale e fattiva unità.
Le aree “Fiancoafianco” e “ democratici e liberi”, infine, visto lo stato dell’arte ritengono indispensabile sospendere ogni iniziativa e comunque ribadiscono che si sottrarranno a questo inutile scontro.
Sen. Nuccio Cusumano
On. Giovanni Panepinto
Cari Cusumano e Panepinto,
oggi l’atto di generosità nei confronti del Partito Democratico e nei confronti dell’intero centrosinistra, nei confronti degli uomini e delle donne di questa terra, significa fare una battaglia di pulizia vera all’interno di questo Partito.
Vi rendete conto che la gente ci ride dietro quando vede che Palermo e Gambino, condannati da un Tribunale per reati contro il Partito, siedono in prima fila nelle manifestazioni pubbliche del PD?
Vi rendete conto che nessuno ha cacciato dal Partito a calci quei signori, amici di Capodicasa, che a Cattolica Eraclea hanno aggredito, anche fisicamente, nel seggio delle Primarie, la rappresentante del candidato Franceschini, Graziella Ancona?
No, non è più tempo di nascondere le vergogne e tenersele in casa, il mio problema non è non far sapere che mia figlia si prostituisce, il mio problema è far sì che non si prostituisca più. Il mio problema non è il far sapere che il mio amico si droga, il mio problema dev’essere non farlo drogare più.
E per fare ciò, è necessaria una battaglia limpida, di contenuti, con le più ampie alleanze possibili, cementate però non dagli opportunismi e dalle viltà, ma dal rilancio dei migliori valori democratici.
Vedete, cari amici, io leggo su Repubblica l’editoriale di Roberto Saviano sul degrado della democrazia nel Sud, e penso di applicare questi insegnamenti. E per me, applicare questi insegnamenti non significa solo mandare a casa i vari Sodani, Scifi, Piazza ecc. ecc., ma anche mandare a casa i vari Messana, Liddu Gueli, Giacomino Di Benedetto, ecc. ecc..
Non sarebbe il caso che anche voi diceste una parola chiara, ad esempio, sul ruolo di Messana nell’affaire in danno a Manzullo che hanno portato alla condanna di Palermo e Gambino?
Che Messana è indegno di fare il segretario dovrebbe essere un postulato con cui marchiare a fuoco il petto di ognuno di noi che ama questo partito e che vuole rendere onore, veramente, a uomini come Pio La Torre.
Perchè non lo diciamo tutti, con grande forza, ci riuniamo tutti assieme, pubblicamente, davanti la Chiesa del Quadrivio, con uno striscione ove scriviamo “il segretario del PD deve essere una persona perbene, stimata da tutti i dirigenti del Partito, tanto autorevole da saper parlare con tutti”. Ve ne sono anche nell’area che ha votato per Bersani e Mattarella.
Questo mi è venuto di dirvi di getto quando ho letto il vostro documento, che mi è parso estremamente positivo, a meno della eccessiva timidezza.
Ed ovviamente delle implicite, ma chiare critiche nei miei confronti per avere, con i miei modi da rinoceronte, mandato in frantumi uno pseudo accordo immondo ed indegno – quello su Messana – che condannava questo partito all’estinzione.
Cordialmente,
Giuseppe Arnone
Come è qualificante questa corrispondenza epistolare che Arnone fa seguire a qualunque comunicato. Se gli regaliamo i francobolli ci promette, Arnone, che le sue “epistole” le manderà per posta ? Evidentemente il senso della misura per lui non esiste. Continui quindi a starnazzare da pseudopolitico, quale riesce a malapena ad essere.