Il vicesindaco di Licata e leader dei Democratici e Autonomisti risponde al consigliere di Agrigento Giuseppe Arnone:
“Con la massima serenità voglio fare un po’ di chiarezza sulla vicenda, dopo la lettera del consigliere Arnone che chiede al Prefetto la rimozione del Sindaco di Licata Angelo Graci.
Mi sono insediato da un mese al Comune di Licata nel solo ed esclusivo interesse dei licatesi.
Il mio omonimo mi conosce bene, sia personalmente che politicamente, da quando da ragazzino marinavo la scuola e andavo a protestare contro i missili di Comiso e per l’impegno nel sociale che ho sempre profuso.
Non sono stato mai un bramino del carrierismo politico e anche questo è riscontrabile dalla mia storia politica che spesso mi ha portato a fare scelte difficili, ma improntate al rilancio della mia terra, unica stella polare del mio modus operandi, vivendi e videnti ,del mio spendersi per il prossimo.
Se poi il consigliere Arnone, al quale riconosco la capacità di accendere i riflettori sul malaffare, nell’indicare alcune opere che sta eseguendo “un imprenditore nisseno Geraci per la realizzazione di un grande centro commerciale e una sterminata serie di villette in un’area demaniale a (assai presunto) servizio del realizzando (???) porto turistico di Licata”, andrà in Procura e ci saranno dei reati , un minuto dopo il Comune di Licata si costituirà parte civile.
Inoltre, lo dico senza prova di smentita, non conosco l’imprenditore Geraci, anzi non so chi sia.
Posso affermare che giornalmente cerco di affrontare le emergenze quotidiane in una realtà difficile, ma umanamente intensa.
Infine, queste opere sono state finanziate e autorizzate da precedenti amministrazioni.
Siamo a disposizione dell’Illustrissimo Prefetto Dott.ssa Ferrandino.
A Licata non c’è né effervescenza né improbabilità, ma serio lavoro, tant’è vero che ho già convocato una conferenza stampa.
Per quanto riguarda il Sindaco Graci, chiarisco al mio omonimo che solo delle misere posizioni politiche hanno determinato una realtà politica che è ben lontana dalla verità.
Il sindaco ha ribadito che si difenderà nel processo e si rimette al giudizio sereno della magistratura conclude Arnone.
Posso dire senza alcun problema che il vicesindaco di Licata Pepè Arnone è una persona adamantina, padrone di se stesso, schiavo di nessuno.
Impegno culturale e rigore morale sono l’abc del suo fare politica
Diciam osubito che Giuseppe Arnoen d iFAvaa è una risorsa inesauibile x tutti noi licatesi, lui ha sposato Licata e noi abbiamo subito stimato questo autentico gigante politico.
Il lavoro premia è il vicesindaco sta facendo uscire dalle secche la città del mare.
Bravo quasi sindaco vai avanti x la tua strada.