Da un anno è fermo nei cassetti dell’assessore regionale ai beni culturali. Ad Agrigento il consiglio di amministrazione ha impiegato nove anni per metterlo a punto e consegnarlo alla Regione. Avrebbe dovuto predisporlo già nel 2002.
La legge regionale che ha istituito nel 2000 l’Ente Parco archeologico Valle dei Templi stabiliva infatti che in ventiquattro mesi occorreva dotare il parco agrigentino di un piano per la realizzazione delle finalità del parco stesso, che sono innanzitutto quelle della salvaguardia e della valorizzazione dei beni archeologici e ambientali custoditi nella Valle.
Ma non sono riusciti in due anni nell’impresa. Mentre molti altri consigli di amministrazione in pochi mesi hanno concluso l’iter previsto per gli altri parchi siciliani.
Finalmente lo scorso ottobre anche ad Agrigento il piano è stato approvato dal consiglio di amministrazione dell’Ente, ma arrivato a Palermo è rimasto là a prendere polvere sino ad oggi. Dovrebbe essere esaminato dal consiglio regionale dei beni culturali, ma pare che questo organismo dovrebbe essere rinnovato da tempo, ma finora nessuno ha provveduto a ciò.
Comunque tale consiglio dovrebbe esprimere solo un parere, che non è neppure vincolante, e probabilmente quindi non è neppure obbligatorio. Non dovrebbe pertanto essere questa la ragione che ferma l’approvazione del piano da parte dell’assessore regionale. “Con l’approvazione del piano avremo la possibilità finalmente realizzare in diversi edifici ben 22 servizi, pensati per avviare le attività principali e le finalità del parco.
Verranno creati nuovi itinerari per la visita tra i siti archeologici e green waiss, cioè percorsi naturalistici. Vi sarà una diversa conduzione dei suoli agrari in 450 ettari, con convenzioni con i proprietari dei terreni per la migliore delle risorse agricole”, dice il funzionario dell’ente parco Roberto Sciarratta.
Dal piano del parco sono stati stralciati gli allegati riguardanti l’asse viario perché quelli presentati per l’approvazione sono stati considerati dal consiglio comunale una vera follia.
Pensate che avrebbero di fatto impedito il transito delle auto dalla città alla Valle dei templi attraversando la via panoramica dei Templi.
Pensavano di farci arrivare a San Leone dopo un lungo tragitto che sarebbe passato per il Villaggio Mosè e una serie di viadotti e ponti che dovevano essere costruiti. In modo o nell’altro comunque l’iter appare ancora lungo e il piano del parco, come tante cose importanti in questa città, resta un libro dei sogni.
Elio Di Bella