Con la proiezione al Cine Astor del film finalista “Tata Matilda e il grande botto” lunedì 27 settembre, alle ore 16, prenderà l’avvio la trentaduesima edizione della rassegna cinematografica Efebo d’oro. Quest’anno la statuetta d’oro (raffigurante l’Efebo conservato al Museo archeologico di Agrigento) verrà consegnata al regista Pasquale Scimeca per il film “Malavoglia”. Per la prima volta in trentadue anni il Centro di ricerca per la narrativa e il Cinema di Agrigento ha assegnato ad un regista siciliano l’ambito riconoscimento. La consegna dei premi avverrà il prossimo due ottobre a conclusione dell’annuale rassegna dei film finalisti. Il film di Scimeca è liberamente tratto dal romanzo di Verga ed è già stato presentato con successo lo scorso tre settembre alla mostra internazionale per il Cinema di Venezia e la scorsa settimana a Toronto all’International Film Festival, dove ha ricevuto dieci minuti di applausi. Adesso il regista di Aliminusa ottiene anche il riconoscimento della sua terra. La giuria del premio ha così motivato la sua scelta: “ispirandosi al romanzo “I Malavoglia” di Verga, ne segna in chiave moderna i contenuti sociali e popolari attorno alle vicende di un gruppo di pescatori nei quali si identificano i “vinti” e attraverso l’attualizzazione di una storia che sostanzialmente ci appartiene torna, con Verga, a scandire efficacemente una condizione umana che non appartiene solo alla Sicilia come sapientemente descritto nel suo apprezzato Rosso Malpelo”. Con l’Efebo d’oro viene premiato ogni anno il regista di un film tratto da un’opera letteraria. Per la sezione Teatro e Televisione il premio Efebo d’oro è stato assegnato al regista Michele Guardì per l’opera “I promessi Sposi”. La giuria ha riconosciuto l’originalità del libretto, che ha ricomposto in modo poetico la storia di Renzo e Lucia, sostenuto dall’apporto delle musiche e dagli arrangiamenti del compositore Pippo Flora. Un Efebo d’oro speciale allo scrittore Vincenzo Consolo. L’efebo d’argento va invece al musicista Pippo Flora e a Noemi Smorra per l’interpretazione della Lucia manzoniana ne “I promessi sposi”. Altri riconoscimenti il Centro di ricerca per la narrativa e il Cinema di Agrigento ha assegnato al neo-regista Alessandro Aronadio (la cui opera prima “Due vite per caso” è stata presentata a Berlino nello scorso febbraio) e alla famiglia Lupo, imprenditori agrigentini che gestiscono sale cinematografiche. I film finalisti di questa trentaduesima edizione del premio Efebo d’oro – che il pubblico potrà seguire ad Agrigento dal 27 settembre al due ottobre nel corso di tre proiezioni pomeridiane – oltre i premiati “Malavoglia” e “Due vite per caso”, saranno: “Tata Matilda e il grande botto”, della regista Susanna Withe; “The last station” per la regia di Michael Station; “Invictus” con regia di Clint Eastwood; “Bright Star” di Jean Campion e “Il segreto dei suoi occhi” del regista Juan Josè Campanella. Di grande interesse sabato due ottobre anche il raduno degli studenti dei licei cittadini che vedranno il film “Malavoglia” e ne discuteranno con il regista e con lo scrittore Vincenzo Consolo, Luisa Cotta Ramosino, Sergio Buonadonna.
Elio Di Bella