Mentre si condanna – giustamente- la prevista lapidazione di una donna iraniana, Sakineh Mohammadi Ashtiani, messa a morte per adulterio, poco ci si preoccupa dei danni che fa il fanatismo religioso, a qualunque Culto sia lo stesso legato.
L’Interpol, l’agenzia di polizia internazionale, ha avvertito del potenziale rischio di attacchi terroristici, se gli estremisti statunitensi vicini al pastore Terry Jones, bruceranno sabato, così come annunciato dal pastore, 200 copie del Corano.
“Se andranno avanti come previsto, vi è una forte probabilità di attacchi contro persone innocenti”, ha dichiarato l’Interpol.
Jones, un predicatore pentecostale di Gainseville, in Florida, ha dichiarato che lui potrebbe essere disposto a sospendere il rogo – previsto per l’anniversario del 11 settembre – se fosse contattato direttamente da Barack Obama, dal Dipartimento di Stato o dal Pentagono.
La Casa Bianca ha confermato che sta discutendo l’opportunità di contattare Jones per chiedergli di sospendere i suoi piani. Il portavoce del Pentagono Geoffrey Morrell ha detto: “Questa possibilità è attualmente in discussione in seno all’amministrazione”.
Barack Obama è stato il primo a condannare il piano del pastore, dicendo che l’evento sarebbe una “miniera d’oro di reclutamento per al-Qaida”.
Il presidente americano alla ABC News ha detto: “Se lui è in ascolto, spero che capisca che quello che sta proponendo di fare è del tutto contrario ai nostri valori come americani”.
I leader religiosi di tutte le fedi hanno messo in guardia contro l’evento, con dichiarazioni di protesta provenienti sia dal Vaticano e dall’arcivescovo di Canterbury.
Anjem Choudary, l’ex leader dell’organizzazione Islam4UK, ha detto alla Reuters che sta invitando gruppi radicali islamici in tutto il mondo a bruciare bandiere americane davanti alle ambasciate Usa in segno di rappresaglia.
Il presidente dell’Indonesia, la nazione musulmana più popolosa al mondo, ha scritto a Obama chiedendogli di fermare il falò. Susilo Bambang Yudhoyono ha detto ad Obama che le immagini del Corano in fiamme potrebbero “minacciare la pace mondiale”.
Dinanzi a scelte scellerate che potrebbero alimentare atti di terrorismo, c’è da chiedersi fino a che punto il fanatismo religioso sia una manifestazione di Fede e non un atto criminale da punire severamente.
Le esperienze del passato, dalle Crociate, a Hernán Cortés, fino ad arrivare ai giorni nostri con il terrorismo islamico, ci dimostrano come dietro a guerre, genocidi e miseria, ci sia molte volte una componente religiosa esasperata e spesso utilizzata da ministri di culto che tengono soggiogati i popoli – per poterli utilizzare a fini ben diversi da quelli religiosi – piegandone la volontà e trasformandoli in strumento di morte.
Quante volte la Fede, qualunque essa sia, nella persona dei suoi ministri attacca il potere, la corruzione, la mafia?
Spesso, purtroppo, assistiamo basiti il più delle volte alla condanna (immediata o postuma) di uomini o donne per peccati come l’adulterio, la separazione, l’omosessualità.
Peccati per i quali non esiste perdono Divino.
E le stragi? I bambini sciolti nell’acido? La corruzione politica che distrugge l’ambiente e l’economia di interi Paesi, causando la morte di migliaia di individui?
Per quelli basta un Mea Culpa.
Sakineh Mohammadi Astieni è una sola donna, che è giusto proteggere da una fine orribile, ma non meno orribile e quello che molti fanno a tantissima gente in nome di un dio che non può essere magnanimo con gli assassini e severo con gli altri.
Uomini come Terry Jones, che alimentano la violenza e l’odio religioso, dovrebbero essere banditi da ogni comunità e messi nelle condizioni di non nuocere a nessuno con quel fanatismo che non può certamente rappresentare la volontà di Dio.
Il fanatico Terry Jones che vuole bruciare il Corano, si aspetta che i suoi seguaci vivano secondo il Libro di Jones.
La Guida Jones, scritta da sua moglie Sylvia – piena di errori ortografici e errori grammaticali -, è un manuale di lavaggio del cervello.
“Lo studente è tenuto a obbedire a tutti i comandi”, secondo il “Regolamento Base dell’Accademia”.
Gli studenti della Colomba Jones ‘World Outreach Center che non obbediscono “verranno corretti immediatamente.”
In base alle norme della Guida Jones ‘, agli studenti “non è permesso visitare familiari o amici.”
“Occasioni come matrimoni, funerali o compleanni non fanno eccezione a questa regola.”
Posta ed e-mail sono consentite, ma “non le telefonate.”
“Eccezioni possono essere fatte in determinate circostanze, ma solo dopo aver ricevuto il permesso,”
Jones ha proibito ai “Singles” da avere “rapporti romantici con il sesso opposto”.
“Non c’è bisogno di parlare con tutti, o anche di flirtare!” secondo il manuale sulle regole.
Tutta l’attenzione deve essere verso Dio.
“Lo studente è tenuto a condividere il Vangelo con una persona ogni giorno”.
Alcol, caramelle, e mangiare nei ristoranti è vietato.
“Gli studenti saranno messi sulla bilancia una volta alla settimana”.
La Guida Jones prevede che gli studenti “si lavino o la facciano la doccia almeno una volta al giorno, ma non più di (sic) 2 al giorno”.
Che dire? Ci meravigliamo poi di quello che accade e di quanti fanatici pronti ad uccidere esistano, sol perché una donna non copre i capelli o un uomo appartiene a una fede diversa?
Gian J. Morici
Morici Morici, pure con Santa Madre Chiesa? Hai deciso di farti terra bruciata attorno?