18 Aprile 2024
Home Patto per il territorio ? Una piccola piccola storia di fallimenti.

2 thoughts on “Patto per il territorio ? Una piccola piccola storia di fallimenti.

  1. Oltre alle considerazioni di Elio Di Bella, che condivido, devo aggiungere che il neonato “Patto per il territorio”, facendo fede al roboante nome che si sono autoassegantii suoi componenti, aveva ed ha un’opportunità storica per essere coerente con la propria sigla: fare una dichiarazione ufficiale contro il rigassificatore che rischia, se realizzato, di stravolgere la storia, la geografia e l’economia del nostro territorio.
    Fino ad oggi non l’hanno fatto perché nel nuovo soggetto politico confluiscono fuorusciti dal Pdl, dal Mpa, e non so quanti altri fuorusciti, che forse pregano e sperano di rientrare nei vecchi partiti magari con qualche contentino di poltrone in più e, quindi, non vogliono contrariare i vecchi padroni e padrini politici, tutti favorevoli al rigassificatore.
    Bisogna, però, dire per onestà che il capo di questo fantomatico “patto”, cioé il Sindaco Marco Zambuto, è stato il primo a presentare con convinzione il ricorso al Tar contro l’ignobile progetto e sul suo esempio hanno preso la stura anche i ricorsi di Legambiente, Arci, Civiltà Nuova, Camera di Commmercio unitamente ad altre 20 associazioni, compresa la mia, Codacons e Italia Nostra, queste ultime due da me personalmente sollecitate.
    Marco Zambuto e il suo “patto” sono ancora in tempo per prendere posizione ufficiale contro il rigassificatore in un momento in cui, peraltro, è esplosa violenta la querelle della mancata costituzione (o meglio decisa e poi rocambolescamente ritirata) di D’Orsi contro il rigassificatore.
    Lo farà Marco Zabuto? Lo seguiranno i suoi nuovi compagni di cordata?
    Aspettiamo risposte…

  2. Gentile dott. Gaziano, io tenderei ad escludere una valutazione della neonata forza politica basata unicamente sul “si/no” al rigassificatore. Le principali forze politiche, PD e PDL, non l’hanno fatto, lasciando spazio alle posizioni dei singoli (ovviamente per chi ce l’aveva, una posizione, favorevole o contraria che fosse). Altri partiti, meritoriamente, l’hanno fatto, esprimendosi in maniera nettamente contraria in quanto partito: ricordo IDV, i socialisti e La Destra. Da un punto di vista numerico, però, non si tratta di forze politiche granchè significative in provincia o in Sicilia. Questa nuova formazione, invece, pare essere partita con numeri di maggiore riguardo, per cui sembrerebbe lecito aspettarsi posizioni diversificate. Purchè ci siano, comunque. Questo già sarebbe un buon inizio. In merito alla posizione di Zambuto, recentemente ribadita anche sul Corriere della Sera, non paiono esservi dubbi. Così come pochi dubbi ci sono anche sulla compattezza del fronte associazioni “No – rigassificatore”, che si sono intanto contraddistinte per aver scelto un ottimo ed esperiente legale, quello di Legambiente, per proporre i ricorsi al TAR. E che continuano ad essere presenti in qualsiasi sede si parli di questo argomento, dimostrando di non avere alcuna voglia di demordere…

    Per quanto riguarda l’articolo del prof. Di Bella, invece, che dire? Pare che Zambuto, con la risposta di oggi al sen. Adragna e con l’auspicata partecipazione dell’intero PD alla giunta comunale, abbia risposto pure a quest’articolo: non c’è preclusione, al Comune di Agrigento, per il centrosinistra. C’è preclusione per chi non è capace o non ha voglia di governare, per chi non ha intenzione di rimboccarsi le maniche e “sporcarsi le mani”. E c’è molta distanza, ancor più di quanta ne traspaia da quelle parole, da un governo nazionale che, pur avendo goduto, in questa terra, di veri e propri plebisciti, l’ha sostanzialmente abbandonata a se stessa, ministro Alfano in primis…

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