Se Agrigento vuole veramente diventare una città turistica – scrive il responsabile dell’Adoc Agrigento, Domenico Lo Presti – è necessario che ci si renda conto che il turista è una risorsa e come tale va trattata.
L’ho detto più volte e voglio portare avanti questa battaglia: Agrigento rischia un’implosione sotto il profilo turistico e gli stessi abitanti locali non sono in grado di pagare i prezzi abnormi che vengono chiesti anche per una semplice consumazione al bar, nelle nostre località balneari.
È di un paio di giorni fa la segnalazione giunta all’Adoc da parte di un agrigentino, che in compagnia di altre due persone si è fermato a degustare una granita presso un bar del lungomare di San Leone.
A fronte di un pessimo servizio in un locale che definire “senza pretese” sarebbe eufemismo (con i tavoli coperti da cerate di plastica logore e a pezzi), la modesta richiesta dell’esercente di “appena” 15 euro per tre granite al limone, senza che abbia neppure emesso lo scontrino fiscale.
Bisogna calmierare i prezzi – continua LonPresti -non si possono imputare le colpe al caro-prezzi avanzato da alcuni esercenti e albergatori agrigentini, che così facendo, finiscono con il compromettere lo sviluppo di una città che ha bisogno di risultare competitiva se vuole realmente fare del turismo il proprio volano economico.
Non voglio generalizzare e mi auguro che casi come quello posto all’attenzione della mia associazione, siano sporadici e non la norma, ma è bene ricordare che comunque incidono sull’afflusso costante di turisti e penalizzano anche i consumatori locali.
È scandaloso il rapporto qualità/prezzo, se a fronte di una modesta consumazione in un bar non certo di lusso, viene chiesta una cifra del genere, e per di più esentasse.
È per questa ragione – conclude Lo Presti – che l’Adoc si rivolgerà agli enti preposti, chiedendo maggiori controlli, e alle organizzazioni di categoria, affinchè sensibilizzino i loro iscritti, affinchè si rendano conto che la politica dello “spennare” il malcapitato avventore, alla lunga non paga e va in danno dell’intera economia cittadina e di quegli esercenti corretti che mantengono il giusto rapporto qualità/prezzo e pagano le tasse.
Sono d’accordo con il Presidente dell’Adoc, ad Agrigento i prezzi dei bar dei ristoranti e degli alberghi, non sono adeguati a ciò che offrono.
troppo cari, così il turista scappa e non torna più. Il “mordi e fuggi” ? è colpa degli operatori turistici.
Vi porto un esempio, in questi giorni mi sono recato in una località balneare molto conosciuta nel siracusano, al bar in due abbiamo consumato: una briosche (brioscia), una granita al limone, un cremino al caffè condito con cioccolato, noccioline e pistacchio;Seduti comodamente in un bar centralissimo, con servizio compreso abbiamo pagato 3.50 euro. Dimenticavo ! la qualità era altissima.
abbiamo provato a ordinare le setsse cose nella nostra città,in un bar del centro, servizio pessimo, qualità così così, il costo ?
6.50 euro.
A voi le considerazioni.
Grazie