29 Aprile 2024
Home Nasce ad Agrigento l’ufficio complotti e affini

5 thoughts on “Nasce ad Agrigento l’ufficio complotti e affini

  1. Complottare contro Arnone non è un disegno,ma una Traviata.Peppe ha spalle forti
    e l’occhio che avvampa.fuochi e strali vi manderanno complottardi all’inferno-
    Lui libererà Agrigento dai lavori di tutte le grandi imprese che sole lavorano e farà in modo che l’onestà prima o poi prevarrà.poi solleciterà l’orgoglio degli agrigentini a sostenere la giusta causa : non far dimenticare Sodano e Piazza che lui ha raso al suolo con le sue denunce.Si è tempo di ghigliottine e di ghigliottinati.la gente si gode lo spettacolo tra una bevuta e l’altra,l’acqua di San Leone viene prima del lavoro,ormai il mito di San Leone sarà duraturo per sempre,diventerà più noto di Posillipo e della Costa smeralda.
    L’acqua Vera è pronta a spostarsi da Santo Stefano Quisquina,non è un problema di soldi ma di arrivarci prima che l’incantesimo si spezzi.

  2. Caro Elio hai dimenticato parecchie cose che non vanno nella ns. città ma il pezzo fa capire ugualmente quale stato di abbandono e di degrado caratterizzi Agrigento. Basta fare un giro per le vie cittadine per rendersi conto che ciò che scrivi è tutto vero. E’ passata una estate a parlare del mare di San Leone. Così pure lo scorso anno. E mentre si continua a parlare di una estate ormai da dimenticare molti non si sono accorti che la ns. bella città è amministrata così male che più male è davvero impossibile! Il Sindaco farebbe bene a rivedere i filmati della campagna elettorale scorsa per capire quali progetti sono stati realizzati rispetto a quelli da Lui individuati. Uno per tutti. Lo slogan “Al di sopra dei partiti” è stato una grande bufala! Oggi, solo dopo tre giunte e mezza si tenta il coinvolgimento di tutte le forze politiche affinchè con senso di responsabilità si faccia qualcosa per Agrigento!?!?!?!?. Non ci capisco niente.
    Buon Lavoro.

  3. Che aggiungere? Il sindaco Zambuto (Marco per la precisione) non ha ritenuto neppure di onorare la memoria di suo padre, promotore presso la Cassa del Mezzogiorno e artefice, da sindaco, della rete fognante di San Leone e degli impianti, quello di depurazione in testa (finanziato durante la sua sindacatura), ad essa connessi. Con lui il depuratore sarebbe stato ultimato da almeno 15 anni. Si potrebbe dire: ma allora non c’era Arnone. Ma qualcun altro potrebbe sostenere: allora c’era Zambuto, non Marco ma Lillo, che molti ricordiamo con affetto e con rimpianto.

  4. Recentemente avevo inviato un commento su altro sito web relativo alla lettera pubblica inviata da Arnone al ministro Alfano. Stigmatizzavo nel mio commento come Arnone si fosse lasciato influenzare, nel ricorso alla comunicazione epistolare, dal sindaco Zambuto. Di tale nota rilevavo due aspetti salienti: il primo, manifestamente critico nei confronti del ministro, con richiami alle sue scelte sbagliate nelle precedenti legislature, riconducibili a Sodano, Piazza, Casesa ecc. (trascurando doverosamente Zambuto che in questo contesto aveva avuto il suo ruolo di primo piano), e con il lancio di una sfida che dovrebbe fare “chiarezza innanzi alla città per quanto concerne il mare di S. Leone”. Nella seconda parte invece, con untuosa adulazione, faceva appello all’intelligenza del ministro Alfano, associandola evidentemente oltre che alla propria, anche a quella di persone a lui tanto care: “Persone come Te, come Marco Zambuto, come Davide Tedesco, come Enzo Fontana, come Benedetto Adragna, COME ME, sono in grado di portare la dialettica politica e lo scontro democratico su un terreno di correttezza e civiltà che comunque viene ad essere coerente con gli interessi dei cittadini”. Nella parte conclusiva invitava il ministro a volere smentire le accuse lanciate dal consigliere comunale Alessandro Sollano (ma da Arnone attribuite allo stesso ministro) operando così un ritorno di immagine del sindaco Zambuto “innanzi all’intera Sicilia e all’intera Italia”. A questo punto ho sollevato una questione: ma se il ministro Alfano non dovesse dare seguito alla sua “epistola”, cosa farà Arnone?
    Per coerenza lo denuncerà, perchè ne risponda innanzi alla cittadinanza agrigentina, all’intera Sicilia e all’Italia intera, presso la Procura della Repubblica, come ha fatto nei confronti del giornalista Franco Castaldo (titolare del settimanale Grandangolo) quale affiliato a quella stessa lobby politico-giornalistico-affaristico-mafiosa che operando in torbidi scenari si adopera a tutti i costi (questo è quello che denuncia Arnone) per screditare l’operato di Zambuto e Girgenti Acque? QUALE MIGLIORE RICONOSCIMENTO PER UNA LOBBY CHE SI ALLARGHEREBBE SEMPRE DI PIU’, CON PRESENZE SEMPRE PIU’ QUALIFICATE !!!!.

    P.S. Superfluo aggiungere che il mio commento è stato oscurato, mentre sono state pubblicate le mie rimostranze e la risposta ad esse, con questa assurda ed inspiegabile motivazione:
    “”””Ha ragione, esimio lettore. Ma avevo anche dimenticato di scrivere anche che oltre ai maleducati si censurano anche i bugiardi; mi permetta sig. Patti, ma fin quando lei non dimostrerà che esiste ad Agrigento una lobby affaristico-giornalistico-mafiosa, non potrò mai pubblicare cose simili. Del resto, se querelano, lei rimane un anonimo, io no.
    Ha capito adesso? Oppure pensa che possiamo pubblicare qualsiasi cosa le passa per la mente? “””

    Concludo dicendo che sono consapevole del fatto che non si può pubblicare qualsiasi cosa mi passa per la mente, ma sostenendo altresì che NON HO CAPITO UN BEL NIENTE, A MENO CHE……

  5. Caro lettore mario cittadino,sono in perfetta sintonia con te’,stante che se ci fosse stato LILLO ZAMBUTO ,con o senza ARNONE,i problemi li avrebbe affrontati e risolti.

    giuseppe

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