“In una conferenza stampa a Nuova Delhi, Henry Kissinger ha dichiarato che verrà a Roma e andrà a pranzo dal presidente Leone, ma non parlerà di politica perché quella italiana è, per lui, troppo difficile da capire. È la prima volta che Kissinger riconosce i limiti della propria intelligenza. Ma vogliamo rassicurarlo.
A non capire la politica italiana ci sono anche cinquantacinque milioni di italiani, compresi coloro che la fanno”.
31 ottobre 1974 Indro Montanelli.
Cambiano i tempi e gli uomini, ma non cambia la sostanza delle cose. La politica italiana è qualcosa ai più incomprensibile, compreso a una buona parte di coloro che la fanno.
Oggi, è ancor più difficile comprenderla.
Il susseguirsi di notizie politiche, intervallate da anticipazioni giudiziarie, gli inevitabili fermenti dettati dalla paura di restar fuori dai giochi o dall’essere travolti dagli eventi, ha creato un clima di incertezze che porta inevitabilmente i politici, o meglio i politici dei nostri tempi, cioè i politicanti, a cercare un ombrello sotto il quale trovar riparo mentre piove.
Che Agrigento sia il laboratorio sperimentale nel quale vengono testati tutti i progetti politici, lo abbiamo sempre detto e non ci stancheremo mai di ripeterlo.
A riprova dell’attenzione posta verso la nostra città, l’articolo della giornalista Alida Amico, dal titolo “Zambuto a testa bassa contro Alfano”, pubblicato dal settimanale “centonove”.
Un compendio della vicenda Zambuto-Alfano. Dall’idillio alle richieste di Zambuto, per arrivare a un “divorzio all’agrigentina”, con le accuse per il mancato rispetto delle promesse fatte.
A chiudere l’articolo sulla fine di un menage politico, la parte dedicata ai “collaboratori esterni al Ministero”. Gli amici, i fedelissimi del Guardasigilli, gli acquisti in casa del centrosinistra, la stampa.
Nomi e cognomi, accompagnati dall’attuale incarico e dall’importo dei relativi compensi.
Insomma, se gli agrigentini sperano di capire la politica con un occhio a Roma e l’altro a Palermo, chi la politica l’ha già capita e vuol solo comprendere il nuovo corso della storia, gli occhi li tiene tutti e due ben puntati su Agrigento.
Beh….speriamo che la vista non li accompagni, altrimenti questi scoprono tutto quello che gli agrigentini già sanno, che fanno finta di non sapere, e che non vogliono si sappia oltre cortina.
Ma in questa minc….. di regione nessuno si fa i caz….suoi?