di Gian J. Morici
Mi sarei astenuto dal pubblicare notizie in merito al consigliere Arnone, se non fosse stato per l’ennesimo comunicato stampa dallo stesso inviato.
Il consigliere Arnone, evidentemente non ancora soddisfatto degli insulti indirizzati ai giornalisti di opinione diversa dalla sua, presenti alla conferenza stampa del 28 luglio 2010 indetta dal Sindaco Marco Zambuto, dopo aver inviato alla stessa data un comunicato stampa che definire compendio di insulti sarebbe eufemistico, intende trasformarsi nel suggeritore del Sig. Procuratore, stabilendo lui ciò che rappresentano “inutili attività” e quel che invece rappresenta reato.
Arnone chiede inoltre in base a cosa Morici e il suo sito siano liberi di esprimere qualsivoglia valutazione in danno dell’onorabilità dell’Arnone stesso, mentre lui invece, non possa replicare in modo ironico – e se si vuole anche sarcastico – nei confronti di affermazioni mendaci e denigratorie.
Premesso che mai ho attribuito all’Arnone giudizi di valore avulsi dai fatti, attaccando e ledendo la dignità personale, la credibilità e l’onorabilità del consigliere, limitando gli scritti all’ambito della critica politica, avvalendomi della libertà di manifestare il mio pensiero, così come garantito dalla Costituzione Italiana.
Nel confermare la piena e totale fiducia nella Magistratura e nel Sig. Procuratore, il quale non ha certamente bisogno di chi possa suggerire cosa fare, certo che ancora in Italia la Giustizia faccia il suo corso prescindendo da eventuali suggeritori, invito voi lettori a leggere attentamente e valutare quanto il consigliere Arnone scrive:
Al sig. Procuratore della Repubblica
e, p.c. agli organi di informazione
OGGETTO: Querela Morici contro Giuseppe Arnone annunciata mediante organi di informazione online.
Richieste finalizzate ad evitare perdite di tempo con simili inutili attività.
Egregio sig. Procuratore,
mi dispiace tediarla con la presente nota, ma credo che sia il sistema più celere per evitare di perdere del tempo dietro iniziative che mi appaiono assolutamente inutili, poste in essere da parte di chi, senza avere alcun ruolo di rappresentanza di cittadini, pensa di darsi un’importanza contrapponendosi a persone impegnate come il sottoscritto.
Questa mia è finalizzata a non fare perdere tempo al suo Ufficio e a non perderne neanche io dietro, appunto, ad amene iniziative di illustri privati cittadini, senza particolare arte né parte, che ritengono, come detto, di attribuirsi importanza annunciando alla stampa querele contro il sottoscritto.
Andiamo ai fatti: in una recentissima conferenza stampa del sindaco di Agrigento, dedicata
all’inquinamento del mare di S. Leone, il sig. Morici riteneva prima di affermare l’esistenza di un grande contrasto tra i dati diffusi da Goletta Verde di Legambiente e quelli dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, diffusi dal sindaco, e poi chiedeva molto energicamente al sindaco di attivarsi per citare in giudizio Legambiente che mentendo, a dire del Morici, diffamava Agrigento.
Ancora più in particolare, il Morici affermava che, mentre sindaco e Azienda Sanitaria asserivano che il mare di S. Leone era perfettamente balneabile, Goletta Verde e Legambiente avrebbe affermato che il mare di S. Leone era fortemente inquinato.
A queste e ad altre simili affermazioni del Morici, il sottoscritto replicava accennando ironicamente ad uno stato di non sobrietà del Morici medesimo (si rimarca la evidente ironia) dovuto a colazione non a base di latte, ma di alcol. La conferenza stampa, per l’appunto, avveniva la mattina del 28 luglio.
Va anche messo in rilievo, per evidenziare l’inaccettabile quadro di poco qualificata aggressione (potrebbe anche utilizzarsi l’aggettivo squallida) che si viene a porre in essere con la querela del Morici, che il sottoscritto è in continuazione bersaglio di articoli eufemisticamente definibili “molto critici”, pubblicati con cadenza quasi quotidiana sul sito giornalistico on line di cui il Morici è editore e gestore, oltre che “penna raffinata”. Incuriosisce a tal fine comprendere in base a che cosa Morici e il suo sito siano liberi di esprimere qualsivoglia valutazione in danno dell’onorabilità del sottoscritto e il sottoscritto, invece, non possa replicare in modo ironico – e se si vuole anche sarcastico – nei confronti di affermazioni mendaci e denigratorie di cotanta personalità. Per inciso: lo spessore culturale e politico del Morici è puntualmente soppesato dal sottoscritto, in quanto con il suddetto si è stati per diversi anni compagni di scuola.
Colgo l’occasione per nominare mio difensore nella querela l’avv. Giuseppe Zucchetto del Foro di Agrigento e per chiederle, al fine di procedere ad una celere definizione senza perdite di tempo di detto procedimento, di richiedere al Morici gli articoli pubblicati contro il sottoscritto sul suo sito negli ultimi quattro mesi e di chiedere al medesimo conferma in ordine all’affermazione dallo stesso pronunziata in mia presenza, contro Legambiente e il sottoscritto, in occasione della conferenza stampa del sindaco del 28
luglio u.s..
Agrigento, 4 agosto 2010
Avv. Giuseppe Arnone
La solita storia. Arnone ricomincia a dire ai giudici quello che dovrebbero o non dovrebbero fare.
Non penso che al Procuratore farà piacere essere tirato in ballo in questo modo.
Ora è pure prerogativa di tale Arnone stabilire se e come il Procuratore Di Natale deve impiegare il suo tempo. Naturalmente tutto quello finalizzato ad esaminare iniziative CONTRO DI LUI sarebbe “perdita di tempo”. Per converso tutto quello che lui vorrebbe finalizzare contro il prossimo sarebbe tempo preziosamente impiegato. Abbiamo avuto modo di constatarlo con la conclusione recente di processi (non portati avanti certamente dal Procuratore Di Natale) dove lui ha provocato perdita di tempo e denaro. Forse chi avrebbe ancora più motivo di querelare Arnone è proprio il Procuratore della Repubblica, cui lo stesso Arnone vorrebbe attribuire il ruolo di soggetto al suo servizio. A parte il fatto che l’attuale Procuratore è una persona degna della massima fiducia e che per Arnone sono finiti i tempi della sua impunità (quando si permetteva di dire attraverso quotidiani regionali: ………querelate, querelate, tanto ci hanno provato inutilmente tanti altri prima di voi), Arnone farebbe bene a sottoporsi a qualche seria cura, sempre che per lui esista, per rientrare, quanto meno, nel normale ambito di una convivenza civile. Purtroppo lo riteniamo irrecuperabile.
Povero Pepè. la faccia di bronzo delle statue di Riace ha resistito ai secoli, la tua reisterà alle ere geologiche.
arnone indirizza il procuratore come se fosse un suo dipendente. Due sono le cose ho il procuratore ancora non ha avuto il tempo di leggere le idiozie prescritte da Codesto ” azzeccagarbugli ” oppure , Codesto Azzecagarbugli è così ” potente ” da farsi temere dalle “ISTITUZIONI ” … oppure essendo in preda di delirii di “onnipotenza ” crede di essere ” nel giusto ” e nella “sua legalità”.
Ma non le sembra Illustrissimo Signor Procuratore che Costui abbia travalicato i confini del rispetto verso i ” Rappresentanti della Giustizia” ? Ravvisiamo anche la possibilità di un “connubbio ” da accertare e approfondire tra gli spazi televisivi e la sua antica posizione di amicizia con il sig. giovanni miccichè proprietario di teleacras . andiamo poi a pescare cosa succede nella banchetta (ex banca di girgenti ) oggi con nuova denominazione in quel del villaggio mosè ?
approfondiremo ad uno ad uno tutte le questioni signor arnone e la verità dei suooi comportamenti verrà a galla .