P2 Internazionale – Esteban Juan Caselli, senatore del Pdl, ex funzionario del regime fascista argentino sotto la guida dei Generali Videla e Bignone – Berlusconi il vero nemico della P2

Esteban Juan Caselli, potrebbe non apparire più in pubblico. L’attuale ispiratore di Sadous Eduardo è stato fischiato al Teatro Coliseo. L’incredibile storia di un settore del Vaticano ultraconservatore, che segue la logica delle Crociate.

Esteban Caselli, è sempre più difficoltà ad apparire in pubblico, da quando è stato fischiato al Teatro Coliseo, dopo aver tentato di tenere un discorso in occasione dell’anniversario della Repubblica italiana, durante il quale avrebbe chiamato “statista” Silvio Berlusconi.

Ma chi è Caselli, e perché è così importante per noi italiani?

Caselli, insieme con lo scomparso Federico Barttfeld, è il mentore di una setta internazionale fascista.
Esteban Juan Caselli nasce a Buenos Aires nel ‘42.

Dal 1989 al 1990 fu direttore di una società mista di siderurgia argentina, la SOMISA. Risale a questo periodo il suo stabile collegamento con Hugo Franco, uno dei principali agenti politici del gruppo di alti prelati più conservatori: ciò gli consentì di accreditarsi con Carlos Menem, che lo utilizzò per stringere rapporti con il cardinale di Cordoba Raul Francisco Primatesta, il cardinale Antonio Quarracino e i vescovi Emilio Ognenovic e Desiderio Collino.

Dal 1989 al 1990 Asesor del Ministro della salute e dell’azione sociale della Repubblica argentina.

Svolse alcune funzioni di elevatissimo livello presso la Presidenza della Repubblica argentina:

dal 1990 al 1991: Jefe de Asesores del Segretario Generale della Presidenza;

dal 1993 al 1995: Subsecretario de Acción de Gobierno della Presidenza;

nel 1995: Secretario de Estado de Coordinación della vicepresidenza.

Nella sua veste di sottosegretario alla Presidenza della Repubblica di Carlos Menem, intervenne a nome della Casa Rosada sul Ministro della difesa a favore della ditta Sarlenga, poi coinvolta in un processo per traffico d’armi alla Croazia e all’Ecuador.

L’ex ministro dell’economia argentino Domingo Cavallo esplicitamente ascrisse a Caselli l’appartenenza ad una ‘mafia’ legata ad Alfredo Yabran, personaggio collegato tra l’altro all’uccisione di Josè Luis Cabeza, fotografo del settimanale politico argentino ‘Noticias’. Cavallo nel 1997 ripetutamente e pubblicamente accusò Caselli di essere coinvolto anche nel citato traffico illegale di armi tra Argentina, Croazia ed Ecuador, e di essere coinvolto nella rete di protezione dei colpevoli dell’attentato antiebraico alla Amia (Associazione di mutua assistenza Israelo argentina) che causò a Buenos Aires nel 1994 una ottantina di morti e centinaia di feriti.

Caselli nel ‘97, fu nominato ambasciatore argentino in Vaticano, incarico che utilizzò per consolidare la sua amicizia e il suo sodalizio con l’allora segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Angelo Sodano.

Nella veste di ambasciatore argentino trasmise al papa il messaggio con cui Menem censurava l’intervento pubblico di un vescovo argentino, in quanto giudicato irrispettoso nei confronti della decisione del Vaticano di intercedere per la liberazione a Londra del dittatore cileno Augusto Pinochet.

Dal 29 aprile 2008 è senatore eletto nella ripartizione Sudamerica della circoscrizione Estero al Senato della Repubblica italiana. A seguito della scoperta di intercettazioni che comproverebbero intrallazzi elettorali a sfavore della sua rivale Mirella Giai, è stato ipotizzato che in quella circoscrizione “la stessa distribuzione dei seggi sarebbe stata diversa”.

Caselli, l’11 giugno 2010 al teatro di Buenos Aires, viene fischiato durante la celebrazione per la nascita della Repubblica italiana, organizzata dall’Ambasciata italiana in Argentina.
Il console generale italiano, Giancarlo Maria Curcio, ha programmato le attività artistiche. Forse, all’ultimo minuto (perché gli inviti non li fornisce), rientrano in tale partecipazione le capacità di Caselli. Il polifunzionario di Carlos Menem, Carlos Ruckauf, Eduardo Duhalde e Angelo Sodano è uno dei senatori di Berlusconi che rappresentano gruppi di italiani all’estero.

In una lingua che uno dei presenti descrive come “cocoliche” Caselli ha cercato di parlare in italiano. Ha tessuto nell’introduzione formale le lodi dello”statista Silvio Berlusconi“, prima che dalla platea si sollevasse un coro di fischi e sibili che, portando ad elevati picchi di tensione, lo hanno obbligato a lasciare il palco.

Gli argentini, ricordano ancora i tempi in cui Caselli, insieme a personaggi come Emilio Massera, e Federico Alberto Vignes Barttfeld, membri di Propaganda Due– la famigerata P2, nella quale Silvio Berlusconi era iscritto con la tessera n° 1816, nella qualità di “muratore” – occupava ruoli di responsabilità nel governo Menem.

Né dimenticano l’ex generale Carlos Guillermo Suarez Mason, della la stessa area, che collegava l’estrema destra del Vaticano al lopezrreguismo.

Nomi con la tripla A, per i servizi segreti, ricollegabili al terrorismo, alla mafia ed alla finanza sporca del Banco Ambrosiano.
Nel suo libro “I Massoni“, lo storico e giornalista Emilio J. Corbière, scrive come sotto la guida del simpatizzante di Benito Mussolini, Licio Gelli, la P2 ha cercato di operare all’interno della massoneria. È necessario ricordare come nonostante Berlusconi e Gelli si professino simpatizzanti di Mussolini, la massoneria fu combattuta proprio dal fascismo.

Il 9 febbraio 2010 il senatore Esteban Caselli, ha annunciato che, nel 2011, si candiderà alla presidenza dell’Argentina come leader del partito ‘Pueblo de la Libertad’, che ha recentemente fondato nel Paese.

Questa è solo una piccola parte della biografia di quello che potrebbe diventare il nuovo presidente dell’Argentina, candidato con una lista dal nome a noi noto: ‘Pueblo de la Libertad’ (Popolo della Libertà).

La P2, si prepara ad aggiungere un’altra nazione al progetto già sviluppato e ormai consolidato in Italia (per maggiori informazioni sul Piano di Rinascita Democratica e per comprendere come lo stesso sia già stato attuato, si consiglia un’attenta lettura).

Non si spiegherebbe infatti diversamente il fatto che ai vertici di queste pseudo nuove formazioni politiche, ci siano uomini dall’oscuro passato, caratterizzati dall’appartenenza a formazioni che nella P2 hanno militato.

Il fatto che l’Argentina abbia subito nelle scelte politiche l’influenza della P2, è storia nota. Gelli godeva di profonde aderenze presso la “corte” del generale argentino Juan Domingo Peron ed esiste una famosa fotografia che lo ritrae alla Casa Rosada insieme al presidente e a Giulio Andreotti.

Un progetto che ha mire di gran lunga superiori a quelle del governo di una nazione.

Ma quale o quali menti diaboliche hanno potuto concepire un piano tanto ambizioso e studiato nei minimi dettagli?

Anche volendo lavorare di fantasia, difficilmente si potrebbe pensare al “muratore con la tessera n° 1816“.

Anzi. Paradossalmente, è proprio Berlusconi che potrebbe mandare tutto in fumo.

Il “muratore”, scelto nella piramide bassa della scala gerarchica della loggia, quale mero esecutore, è proprio colui il quale a seguito degli enormi conflitti d’interessi e della sua vivace e spocchiosa personalità, costringe un’inesistente e complice opposizione – alla quale si uniscono pezzi della maggioranza – ad un gioco delle parti, che rischia di risvegliare le coscienze degli italiani.

E se è vero, com’è vero, che il progetto nasce dalla potentissima massoneria americana, a quest’ultima non può dispiacere, viste le tendenze filorusse ,o meglio “filoputiniane”, mostrate dal “muratore”.

Se ciò non fosse accaduto, non ci saremmo neppure accorti di come un governo fantoccio composto da maggioranza e opposizione accomunate dal compimento del progetto della P2, hanno instaurato un regime di dittatura democratica.

È la realizzazione del Piano di Rinascita Democratica che spesso scambiamo per le leggi ad personam – grazie ai conflitti d’interesse di Berlusconi – che hanno portato molti a vedere in modo critico la politica del premier, costringendo qualcuno a far la farsa di ribellarsi.

Ma tra una farsa e l’altra, una minoranza della popolazione comincia a svegliarsi dal torpore.

Non si affida ad un “muratore” un così importante progetto “ingegneristico”.

Le menti diaboliche che hanno concepito il piano, hanno commesso un errore imperdonabile.

Ma si sa, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. E il coperchio difettoso, in questo caso, è proprio Berlusconi.

Ed Esteban Caselli e il suo partito del ‘Pueblo de la Libertad’, governeranno dal 2011 l’Argentina?

Con il Vaticano sempre più in difficoltà e un Berlusconi incontrollabile che gaffe dopo gaffe e passando da un conflitto d’interesse all’altro, dopo aver perso la faccia all’estero comincia a suscitare perplessità persino in Italia, difficilmente gli argentini si lasceranno trarre in inganno dal Senatore- Ambasciatore (dell’Argentina), che come altri hanno scritto “nomina i vescovi”.

I fischi e consequenziale fuga dal teatro Coliseo di Buenos Aires, l’11 giugno, potrebbero essere letti come un segnale forte e chiaro di come neppure gli italiani, all’estero, abbiano i prosciutti sugli occhi.

Grazie a Berlusconi, un progetto di “dominio – democratico – globale“, o se preferite di “ordine mondiale”, potrebbe essere fallito.

Gian J. Morici

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