Era in Francia, a Marsiglia, quando è stato arrestato dalla Squadra mobile di Agrigento, insieme a quella di Palermo, coordinate dal Servizio centrale operativo (Sco). Giuseppe Falsone, 40 anni, inserito nell’elenco del ministero dell’Interno dei 30 latitanti più pericolosi, è considerato il capo mafia della provincia di Agrigento, molto vicino a Bernardo Provenzano. Al momento dell’arresto Falsone era irriconoscibile, più magro e con il viso ritoccato dalla chirurgia plastica facciale. Il boss ha negato di essere il superlatitante ma le impronte digitali lo hanno incastrato. I poliziotti gli hanno trovato una carta di identità francese con un nome italiano che corrisponde a una persona ritenuta dagli investigatori un fiancheggiatore. A Marsiglia Giuseppe Falsone stava cercando di aprire un’impresa edile. Al momento del suo arresto stava rientrando in casa in un quartiere nei pressi del porto e non ha opposto alcuna resistenza.