Padre Casalone s.j.
Padre Provinciale dei Gesuiti Italia
Palermo, 14 giugno 2010
Oggetto: trasferimento di Padre Gianni Notari s.j.
Padre Casalone s.j.,
con tristezza ed apprensione siamo da poco venuti a conoscenza delle Sue disposizioni in merito al trasferimento di Padre Gianni Notari s.j. direttore del Centro Pedro Arrupe di Palermo.
Questa notizia ha riempito i nostri cuori di sconforto perché padre Gianni rappresenta ormai per noi tutti una guida che orienta i nostri passi al fianco dei più deboli, degli ultimi, per ridare un’anima solidale a questa Palermo.
Tuttavia noi ci permettiamo di chiederLe di prendere in esame la possibilità di rivalutare il trasferimento di Padre Gianni Notari. Ci rivolgiamo a Lei con la stessa speranza che Padre Gianni ci ha insegnato ad avere ed a costruire.
Lo facciamo perché ci sentiamo strappati di un uomo che insieme a noi, sta costruendo una Palermo migliore, che ci ha guidato e che ha sostenuto al nostro fianco battaglie per i diritti dei più deboli.
Una città bellissima la nostra ma martoriata anche da quelle istituzioni sorde al richiamo di aiuto di chi ha dei bisogni sia umani che materiali. E qui Padre Gianni conscio della sua missione ha costruito, mattone su mattone, una realtà fatta di diverse organizzazioni, realtà laiche, intellettuali, politici, attive socialmente, facendo delle zone sociali più complesse di Palermo un luogo, un laboratorio di interculturalità, di costruzione di pace tra i palermitani di nascita ed i palermitani d’adozione.
Un lavoro di collante sociale fra le varie realtà, le diverse anime di Palermo, che lo ha portato ad implementare progetti ed attività di sostegno ai più deboli, ai meno fortunati, agli ultimi, a chi spesso è dimenticato dalle istituzioni.
Questo è un progetto che si regge su una rete umana composta da tante anime, associazioni, imprese, amministratori locali, docenti e cittadini, della quale Padre Gianni è un anello di congiunzione importante, ma anche strumento di amalgama e di coesione.
Ed è proprio per questo Le chiediamo di non lasciarci soli adesso ma di darci ancora del tempo affinché questo progetto possa consolidarsi sempre di più.
Trasferire Padre Gianni adesso significherebbe togliere continuità a questa realtà che costituisce una buona pratica di altissimo livello, un progetto che cerca di portare sollievo la dove non c’è più umanità, che cerca di portare speranza a chi l’ha persa.
Siamo altresì consapevoli che l’operato di Padre Gianni sarebbe indispensabile anche in altre realtà complesse e difficili, ma da palermitani, da uomini e donne che credono nel cambiamento di questa città, le esprimiamo ancora il nostro bisogno della guida e del sostegno di Padre Gianni.
Padre Gianni Notari è riuscito ad unire laici e credenti di tutte le religioni attorno allo stesso tavolo, è riuscito a far parlare tra loro chi ha idee importanti ma opposte con l’unico obiettivo di costruire un futuro migliore. Un sacerdote che con umiltà e sensibilità sa consolare, sostenere e parlare ai nostri concittadini più deboli, a quelli invisibili, a quelli dimenticati, l’uomo che con la stessa intelligenza parla a coloro che hanno strumenti intellettuali per cambiare e migliorare la nostra Palermo.
Per questo Le chiediamo di non trasferire Padre Gianni e di valutare la possibilità di consentirgli di continuare ad operare, con la passione e la dedizione che lo contraddistingue, ancora presso il centro Pedro Arrupe di Palermo.
Siamo fiduciosi che Lei vorrà concedere il suo aiuto a questi palermitani che Le scrivono con il cuore aperto, sperando di non essere stati invadenti in alcun modo, involontariamente, con questo appello accorato.
Con speranza,Vito La Fata
Presidente CE.S.I.E