Il Presidente del Gruppo Consiliare del Movimento Per L’autonomia al Consiglio Comunale di Agrigento, Giuseppe De Francisci, esprime grande soddisfazione per la nomina dell’Arch. Donatello Messina a Commissario ad Acta, al quale sarà affidato il compito di predisporre il PUDM, il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, in sostituzione dell’Amministrazione Comunale inadempiente.
“La nomina del Commissario – sottolinea De Francisci – si deve alla sensibilità istituzionale e politica dell’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, On. Roberto Di Mauro, al quale va il plauso mio e dell’intero gruppo consiliare MPA. Una nomina che di fatto sana l’assoluta inadempienza dell’Amministrazione comunale di Agrigento anche su questo versante. Il demanio marittimo, infatti, se ben gestito, può rappresentare ricchezza e fonte di reddito per i cittadini. Il piano di utilizzo delle aree demaniali marittime è il documento di pianificazione che individua le modalità di utilizzo del litorale marino e ne disciplina gli usi sia per finalità pubbliche, sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico, come gli stabilimenti balneari, regolamentate mediante rilascio di concessioni demaniali marittime in conformità alle vigenti disposizioni in materia di pubblico demanio marittimo. Il nostro gruppo consiliare, attraverso le iniziative e le sollecitazioni portate avanti in questi anni, in particolare del consigliere Giuseppe Raccuia, ha denunciato con forza l’inefficienza e l’inattività della Giunta Zambuto su questo fronte.
La nomina del Commissario Donatello Messina è il segnale di forte vicinanza ai problemi di Agrigento da parte dell’Assessore Regionale, On. Roberto Di Mauro, sensibile e attento alle questioni che riguardano lo sviluppo e la crescita del territorio. Un atto di governo che segue di pochissimi giorni quello, sempre sul fronte della difesa delle coste e dell’ambiente marino, relativo all’autorizzazione delle opere di dragaggio nello specchio d’acqua di Porto Empedocle che porterà al recupero di chilometri di litorale agrigentino, attraverso il ripascimento delle coste con il recupero di un grosso quantitativo di materiale sabbioso che servirà a contrastare il fenomeno di erosione delle spiagge”.