Pubblica Amministrazione – Tagli ai dipendenti e agevolazioni per la “cricca”

Il dl del 31 maggio 2010, viene contestato da più parti, ad eccezione di coloro che dovrebbero tutelare i diritti dei lavoratori e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che lo ha già firmato.

Protestano i magistrati, i medici, il mondo della cultura e dello spettacolo, la scuola.

La solita manovra finanziaria “indispensabile”, che vede pagare le fasce più deboli del Paese, mentre tangentisti, mafiosi ed evasori, continuano a beneficiare di prescrizioni, condoni e “scudi fiscali”.

Mentre aumenta l’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego; si bloccano i contratti fino a tutto il 2012; si congelano gli stipendi sino a tutto il 2013 con retribuzione di riferimento 2010; viene elevata ai fini pensionistici l’invalidità dal 74% all’85%; si assiste increduli alle sconcertanti notizie in merito alla “cricca” che si è arricchita con il sangue degli italiani e per coprire la quale – anziché varare nell’immediato un decreto legge sulla corruzione che preveda pene severissime e sequestro immediato dei beni illecitamente acquisiti -, si fa ricorso a disegni legge per imbavagliare la stampa, garantendo alla “cricca” anche l’impunità, grazie ai limiti imposti alla magistratura.

Uno dei primi disastrosi effetti dell’applicazione del decreto legge del 31 maggio 2010, è il diniego da parte degli impiegati della Pubblica Amministrazione a svolgere attività per conto dell’uffici con mezzi propri.

A decorrere dal 1 giugno, cessano infatti l’efficacia delle autorizzazioni all’uso del mezzo proprio ai sensi art 15 della legge 18 dic 73 836 e 8 della legge 26 luglio 78.

Cosa significa?

Significa che quegli impiegati che per ragioni di lavoro devono spostarsi quotidianamente, magari recandosi in diversi comuni, dovranno farlo con i mezzi pubblici o, se con la propria vettura, a spese loro, compresa copertura assicurativa.

Provate ad immaginare un ispettore dell’Inps, un funzionario del Comune o di altro Ente, un verificatore dell’Agenzia delle Entrate, che dopo aver timbrato l’ingresso in ufficio, comincia a spostarsi da un comune all’altro con l’autobus o con il treno.

Il tutto, mentre la “cricca” utilizza i mezzi dello Stato o – di certo a questi signori non manca il denaro -, aerei ed elicotteri personali per trasportare ballerine, soubrette ed escort, da un punto all’altro dell’Italia.

Il dl è stato approvato con la firma del Capo dello Stato,che, siamo certi, in tempi di austerità come questi, vorrà restituire i soldi di quando, da Europarlamentare, percepiva un’indennità di viaggio pari ad OTTOCENTO EURO, spendendo in realtà meno di NOVANTA EURO, così come dimostrato da questo servizio – mai trasmesso in Italia – realizzato dalla televisione tedesca.

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