Il consigliere Giuseppe Arnone, replica ad un articolo apparso su questo sito e lo fa, sia commentando lo stesso, che inviando a tutti i media un proprio comunicato stampa.
L’articolo, dal titolo “Zambuto Ter: tra inciuci ed arnonismi” (consultabile sul vecchio sito) poneva all’attenzione del lettore come la “Giunta delle responsabilità” – così ha definito Zambuto il nuovo esecutivo –, rappresenti il fallimento dell’iniziale progetto, che voleva Agrigento al di sopra dei partiti.
Ovvio che di una Giunta monocolore – quale la Zambuto Ter – tutto può dirsi, tranne che sia al di sopra dei partiti.
Ad infastidire il consigliere Arnone, più di ogni altra cosa, è stato forse il fatto che abbiamo riportato come durante la conferenza stampa, ad un cronista che chiedeva a Zambuto se tra le deleghe della Passarello e della Campo, non ci fosse una sovrapposizione dei ruoli, anziché rispondere Zambuto, ha risposto Arnone che era presente in sala.
Agli occhi di quanti erano presenti, l’intervento del consigliere è apparso inopportuno, posto che la domanda non era stata a lui rivolta.
Zambuto non è forse capace di motivare le proprie scelte o di dare altre spiegazioni?
Che lo dica allora apertamente e nomini il consigliere Arnone suo portavoce.
Si eviterebbero solo spiacevoli equivoci.
Arnone disquisisce sulle ragioni che lo hanno portato a scegliere Olimpia Campo quale assessore da proporre a Zambuto, precisando come non vi siano dubbi sul grande apprezzamento che la scelta di Olimpia Campo ha riscosso in ogni settore dell’opinione pubblica agrigentina.
Conoscendo le qualità del consigliere Arnone, dobbiamo dedurre che lo stesso abbia letto distrattamente l’articolo al quale ha inteso rispondere.
Mai infatti, è stata messa in discussione la professionalità o le competenze dell’assessore Campo.
Quello che si è fatto notare, è come i nomi degli assessori fossero espressione dei partiti, mentre Arnone, che del suo partito non ha neppure la tessera, da solo è riuscito – buon per lui – ad ottenere una nomina.
Un assessore dunque ad personam.
Per carità, nulla di grave. Specie nell’era berlusconiana durante la quale, oltre le nomine, si fanno anche le leggi seguendo lo stesso criterio.
Quello che non ci convince è quando Arnone sostiene che “ la scelta di Olimpia Campo di far parte della giunta Zambuto rappresentandovi la vasta area della sinistra di governo, è confermata dalle limpide posizioni a sostegno della sua scelta espresse in queste settimane, dal senatore Benedetto Adragna, dal dott. Settimio Biondi, da personalità di primo piano, anche dell’area ex DS, quali il già segretario provinciale, Maurizio Masone e il giovane presidente dell’ANPI, Mimmo Pistone”.
La sinistra è rappresentata soltanto dal senatore Benedetto Adragna, dal dott. Settimio Biondi, dal già segretario provinciale DS, Maurizio Masone e dal giovane presidente dell’ANPI, Mimmo Pistone?
Senza nulla togliere a questi prestigiosi nomi, questo spiega perché Agrigento non potrà mai avere un governo di centrosinistra.
Possono così poche persone rappresentare un elettorato tale da sconfiggere la coalizione di centrodestra, che vanta più parlamentari nazionali e regionali, il sindaco (anche Zambuto è del Pdl) e buona parte della Provincia Regionale?
Tornando alla nomina dell’assessore Campo, va ricordato come Zambuto disse che la stessa rappresentava l’area ambientalista.
Orbene, Zambuto ed Arnone ritengono che una scelta effettuata da Legambiente, possa rappresentare tutte le associazioni presenti nel territorio (WWF, Italia Nostra, il Fai e altre)?
E perché oltre le associazioni ambientaliste non auto proclamarsi anche rappresentante unico dei vari culti religiosi, delle associazioni sportive, di quelle culturali e magari – perché no – anche dei circoli ricreativi e similari?
Abbiamo dunque un Arnone unico rappresentante della sinistra – forse anche della destra – e di tutto l’associativismo agrigentino?
Non pecca un po’ troppo di presunzione, consigliere?
Né tantomeno ci convince la sua analisi secondo la quale Olimpia Campo aveva accettato di mettere a disposizione il suo volto e la sua storia nella campagna elettorale del maggio 2008 che ha visto gli agrigentini premiare l’accoppiata Arnone candidato presidente, con Campo vicepresidente (con a fianco Casa, Fontana ed altri) con oltre il 20% dei voti legittimando così la nomina del neo assessore.
Più di quanti lo hanno premiato – assieme alla Campo -, dovrebbe interessarsi di quanti non lo hanno voluto.
Tant’è, che è stato sconfitto.
Riguardo le indiscrezioni, secondo le quali pare che la nomina della Campo abbia lasciato scontenti alcuni ambientalisti, purtroppo non è colpa nostra se la città di Agrigento è piccola e le voci circolano.
Né è colpa nostra se i commenti su tutti i siti web agrigentini, hanno posto l’accento sul fatto che lei, consigliere Arnone, sconfitto nella competizione elettorale a sindaco; sconfitto in quella a presidente della Provincia; sconfitto precedentemente in altre; grazie all’escamotage della nomina ad personam, ha trovato il modo di sedersi per interposta persona sugli scranni riservati alla Giunta.
Ruolo che ha fatto subito valere in conferenza stampa, rispondendo al posto del sindaco e prima che potesse farlo il suo stesso assessore Campo.
In merito alle vicende che riguardano il Parco dell’Addolorata, più volte sugli organi stampa sono apparse notizie stando alle quali gli esponenti di Legambiente non erano certo insensibili ai problemi di gestione del parco, tanto da aver redatto anche dei progetti per conto di altri.
Consigliere Arnone, forse una più attenta lettura, unitamente ad un briciolo di modestia, le avrebbe evitato di inviare a tutti gli organi stampa il suo comunicato, commettendo un errore che rende palese la sua “distrazione” nella lettura.
Non dimentichi inoltre, che senza un’opposizione vigile, difficilmente si può amministrare per il bene comune.
Ad Agrigento, oggi l’opposizione è quasi nulla – e di questo gli agrigentini devono ringraziarla -, non se la prenda dunque se cerchiamo di fare un minimo d’informazione, perché questa città non passi dal sonno al coma più profondo…
Gian J. Morici
P.S. Gli “opinionisti”, così come lei ci definisce nel comunicato, sono giornalisti che scrivono articoli di opinione, di commento ai fatti più importanti (consultare il dizionario), e comunque, è pur sempre gente che ha una propria opinione, a differenza, purtroppo, di tanti altri agrigentini, che ancora non comprendono cosa accade nella nostra città.