A ripetizione, una dietro l’altra, come se si fossero date appuntamento per dare insieme il colpo definitivo alla reticenza e negazione del Ministero della Difesa sul caso uranio impoverito. “Si continua a negare il diritto per evitare la colpa”, “non è necessario la causa di servizio per essere riconosciuti vittime del dovere per il caso uranio impoverito”. In sintesi sono questi i due principi cardini su cui si basano le sentenze ottenute dall’Avvocato Angelo Fiore Tartaglia dell’Osservatorio Militare. Entrambe le sentenze sono altre pietre miliari posizionate lungo quel percorso che dura da venti anni e fatto da oltre 170 sentenze di condanna per l’Amministrazione della Difesa, da 376 morti, oltre 7500 malati e la vergognosa continua negazione del Ministero della Difesa che nega il diritto ai veri malati di uranio impoverito, e spende milioni di soldi pubblici in inutili appelli tentando di evitare il vero motivo per cui le sentenze ottenute dall’Avv. Tartaglia fanno male: il Ministero nega, perchè ammettendo il rapporto causa/effetto emergerebbero le colpe del sistema. I vertici della Difesa sapevano della pericolosità dell’uranio da molti anni prima dell’impiego dei nostri ragazzi e, nonostante tutto, li hanno esposti ad un rischio evitabile, un rischio che si sta trasformando in tragedia anche per i popoli del posto che chiedono all’Italia, all’Osservatorio Militare, di mettere a disposizione dell’Europa il nostro lavoro, la nostra ricerca, la nostra esperienza. L’Osservatorio Militare lo farà, aiuterà anche la Francia che in vent’anni ha ottenuto solo due sentenze per famiglie di militari deceduti. I principi giuridici consolidati dall’Avv. Tartaglia con queste sentenze non lascerebbero più spazio ad ulteriori procedimenti ed altre spese di milioni di euro, questo in un Paese normale, ma siamo in Italia, dove una IV Commissione parlamentare d’inchiesta, come se non bastassero le sentenze, ha confermato quanto ottenuto dall’Avv. Tartaglia nei Tribunali, elabora e produce un disegno di legge con il Presidente Gianpiero Scanu ma non succede nulla e si lascia che uno tra i sistemi più forti di potere nel potere, giochi con la vita umana e continua a sperperare soldi pubblici solo per difendere colpe di personaggi che colpe non vogliono avere.
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12 Settembre 2024