Veramente inquietante l’atteggiamento dello Stato Maggiore che, utilizzando strutture “vicine” ai vertici della difesa, goffamente prova ad ostacolare il cammino della proposta di legge presentata dal Presidente della Commissione Difesa della Camera On. Gianluca Rizzo e figlia dei lavori della IV Commissione parlamentare d’inchiesta a presidenza On. Gianpiero Scanu.traverso strutture associative a lui vicino, ha fornito quella che dovrebbe essere una posizione delle vittime contro l’approvazione della proposta di legge presentata da Rizzo, legge che vede al primo punto proprio la valutazione terza della patologia, spostandola dallo Stato Maggiore all’INAIL.
Peccato, però, che i malati da uranio impoverito non ne sanno nulla e sperano nell’approvazione della proposta di legge Rizzo proprio per avere giustizia da quella struttura che, provocandone la malattia ed in molti casi la morte, pretende anche di valutarne il danno causato dai suoi vertici.
Il gioco non regge più e da questa imbarazzante posizione si evince anche chi utilizza drammi a fini strumentali e politici.
Siamo certi che il Ministro Guerini, pur non rispondendo ancora alle richieste dei malati, non cadrà nella trappola e valuterà con la dovuta autonomia la bontà della legge che ci auguriamo percorra l’iter previsto in tempi brevi.
I malati, 7500, ed i famigliari delle vittime, 371, aspettano con ansia da vent’anni.
Le responsabilità non sono competenze che ci riguardano, la giustizia invece arriva nelle sedi giudiziarie e con 155 sentenze di condanna ottenute dall’Avv. Tartaglia dell’Osservatorio Militare, non lascia più tempo e spazio ad inutili quanto patetici tentativi di ostruzionismo.