Allegria! E’ finita la crisi! Avremo un Governo. Mattarella è stato incaricato di incaricare Tizio a farlo. Salvini e Di Maio si sono accorti che il loro furibondo scontro non aveva ragion d’essere. L’Europa? Ah! Sì, hanno scoperto di essere europeisti.
Berlusconi esulterà: il Centrodestra ha portato al governo i moderati.
Salvini, scherzi a parte esce dal caos come vincitore. Un vincitore caotico, di una partita indecentemente fasulla. Solo negli ultimi giorni si è capito che il vero scontro era tra i due esponenti populisti, tra i trogloditi Cinquestelle ed i trogloditi Leghisti. Capitava anche al tempo delle invasioni barbariche. Ed anche allora c’era chi se ne compiaceva anche nei secoli a venire: L’Italia “liberata” dai Goti”. Ricordate?
Scherzi a parte, una sola cosa di buono: un’opposizione cui da tempo siano obbligati, avrà anche formalmente un punto di riferimento per aver chiaro e semplice l’obiettivo contro cui battersi. Se ne avrà voglia.
Da questo Governo c’è da attendersi il peggio. Ma il peggio è già nelle ripercussioni che questa conclusione (se così può definirsi) ha nel Paese. Sul carro dei vincitori saranno molti a voler saltare.
Berlusconi, che ha il precedente del “discorso del predellino”, è già pronto a farlo. Anzi, con lo sconcerto che ancora prova per certe cazzate. Proprio l’altro giorno “ha ricevuto da Salvini l’assicurazione che si muove nel contesto dell’alleanza del Centrodestra”. Pare, che, almeno, non voterà a favore. Vedremo che farà Sgarbi e tante altre ottime persone di Forza Italia.
Salvini non saprà darsi un limite alla retorica della sua vittoria. Sentendolo parlare delle grandi fortune che si appresta a garantire all’Italia, mi torna alla mente un altro momento ella sua vita politica. Quando più che “federalista” (come il povero Bossi) era il leader della secessione della cosiddetta Padania ed in tale veste proclamava di tifare contro l’Italia ai Campionati del Mondo.
In fondo quella delle tifoserie calcistiche, dei cori di stadio, delle proteste contro i patrons avari, delle discussioni di tecnica calcistica e di calciomercato da bar di periferia è quello il vero mondo di Salvini e dei suoi.
Anche se il “tifo” calcistico è sempre stato per me una fastidiosa espressione di una subcultura un po’ becera, quel tifare contro l’Italia per il miraggio di una Padaniexit dalla Repubblica degli innocenti lombardi, veneti e piemontesi è rimasto un incancellabile marchio di barbarie.
Oggi nel suo nuovo ruolo di uomo politico che dà incarichi al Presidente della Repubblica, per me Salvini è rimasto quello lì. Speriamo che, almeno, faccia finta di tifare per l’Italia.
Già. Perché Berlusconi che si compiacerà perché un esponente del Centrodestra fa carriera, continua a parlare di “Forza Italia”. Benissimo. Finchè Matteo non arrivi a sospettare che è uno sfottò contro di lui.
Mauro Mellini
01.06.2018
P.S. Sulla figura e sulla carriera politica di Matteo Salvini ed in particolare per chi lo ritenga rilevante, sul suo “tifo” contro l’Italia in occasione dei Campionati del Mondo di calcio, ricordiamo il libro “Matteo Salvini – Sottovuoto spinto” di M. De Lucia, Edizioni Kaos
Ecco quello che si legge su “Il Corriere della Sera” (Mondiali di Calcio del 2010):
“MILANO – <<Abbiamo fatto gol>>; è esplosa così su Radio Padania Libera la gioia al gol del centrale sudamericano”.
E, poi:
“SALVINI – Intanto il tifo pro Paraguay è testimoniato dal post di martedì mattina di Matteo Salvini, l’europarlamentare della Lega, che lunedì sera ha esultato al gol del Paraguay. <<Meglio Para-guay che para-culi! Forza Zaia>> la scritta sulla sua pagina di facebook.
Conclusione: Imbecilli si nasce. Ministri si diventa.