I carabinieri della Compagnia di Messina Sud hanno tratto in arresto in flagranza di reato, per “estorsione”, un 22enne e un 29enne pregiudicati.
Mentre all’interno dello stadio risuonavano le note delle canzoni del cantante italiano Tiziano Ferro, gli autisti dei pullman turistici che sostavano nelle aree circostanti l’impianto in attesa della fine del concerto hanno subito delle vere e proprie “incursioni” da parte di gruppi di pregiudicati, provenienti dai villaggi limitrofi, che con atteggiamenti violenti e minacciosi pretendevano la consegna di somme di denaro per consentire ai mezzi pesanti di rimanere parcheggiati sul suolo pubblico. L’attenzione delle Forze dell’Ordine su questo fenomeno è stata altissima fin dall’inizio. Squadre di carabinieri in borghese, con auto e moto civili, hanno costantemente pattugliato la bretella San Filippo – individuata dalle Autorità di Pubblica Sicurezza per la sosta dei pullman dei fans del cantante – e i circostanti villaggi CEP e Santa Lucia, dove avevano trovato collocazione altri mezzi turistici che avevano precedentemente accompagnato allo stadio numerose comitive di spettatori e stavano aspettando la fine dell’evento per riportare a casa i rispettivi gruppi.
Il dispositivo anti-estorsione schierato si è rivelato quindi particolarmente efficace, tanto che – quando intorno alle 22 è giunta l’ennesima segnalazione al 112 – i militari, precipitandosi sul posto, hanno sorpreso i due arrestati mentre, gridando e parlando in modo molto animato, colpivano con un violento schiaffo il conducente di uno dei pullman presenti. All’intervento dei carabinieri, i due malviventi hanno tentato la fuga a bordo di un SH – peraltro non assicurato – ma sono stati immediatamente intercettati e bloccati dalle squadre di motociclisti, che li hanno quindi immobilizzati e tratti in arresto.
Durante i successivi accertamenti, è emerso che quella sera i due giovani avevano chiesto ad ogni autista presente la somma di 20 euro per poter continuare a sostare con il proprio mezzo in quell’area, accompagnando le loro richieste con pesanti minacce, intimidazioni e percosse. E che a scatenare la loro ira nei confronti del conducente colpito al volto poco prima dell’intervento dei carabinieri era stato il fatto che, quest’ultimo, ne aveva consegnati solo 10.
Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati ristretti presso la casa circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Mentre all’interno dello stadio risuonavano le note delle canzoni del cantante italiano Tiziano Ferro, gli autisti dei pullman turistici che sostavano nelle aree circostanti l’impianto in attesa della fine del concerto hanno subito delle vere e proprie “incursioni” da parte di gruppi di pregiudicati, provenienti dai villaggi limitrofi, che con atteggiamenti violenti e minacciosi pretendevano la consegna di somme di denaro per consentire ai mezzi pesanti di rimanere parcheggiati sul suolo pubblico. L’attenzione delle Forze dell’Ordine su questo fenomeno è stata altissima fin dall’inizio. Squadre di carabinieri in borghese, con auto e moto civili, hanno costantemente pattugliato la bretella San Filippo – individuata dalle Autorità di Pubblica Sicurezza per la sosta dei pullman dei fans del cantante – e i circostanti villaggi CEP e Santa Lucia, dove avevano trovato collocazione altri mezzi turistici che avevano precedentemente accompagnato allo stadio numerose comitive di spettatori e stavano aspettando la fine dell’evento per riportare a casa i rispettivi gruppi.
Il dispositivo anti-estorsione schierato si è rivelato quindi particolarmente efficace, tanto che – quando intorno alle 22 è giunta l’ennesima segnalazione al 112 – i militari, precipitandosi sul posto, hanno sorpreso i due arrestati mentre, gridando e parlando in modo molto animato, colpivano con un violento schiaffo il conducente di uno dei pullman presenti. All’intervento dei carabinieri, i due malviventi hanno tentato la fuga a bordo di un SH – peraltro non assicurato – ma sono stati immediatamente intercettati e bloccati dalle squadre di motociclisti, che li hanno quindi immobilizzati e tratti in arresto.
Durante i successivi accertamenti, è emerso che quella sera i due giovani avevano chiesto ad ogni autista presente la somma di 20 euro per poter continuare a sostare con il proprio mezzo in quell’area, accompagnando le loro richieste con pesanti minacce, intimidazioni e percosse. E che a scatenare la loro ira nei confronti del conducente colpito al volto poco prima dell’intervento dei carabinieri era stato il fatto che, quest’ultimo, ne aveva consegnati solo 10.
Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati ristretti presso la casa circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.