C’è una vicenda che riguarda moltissime famiglie italiane, e che mi ha generato una rabbia come poche volte la politica e la burocrazia sono state in grado di provocare.
E’ una vicenda che si posiziona in quell’area vasta della politica, in cui l’arroganza, la gestione monocratica del potere, l’indifferenza e la stupidità si coalizzano per rendere ai cittadini la vita più difficile possibile e per far soffrire il più alto numero possibile di persone.
Dico vasta perché non è certo l’unico esempio, ma oggi parliamo della Commissione per le Adozioni Internazionali.
Immaginate una coppia di genitori, con o senza figli, che decide di intraprendere il lungo, periglioso, e costosissimo percorso di adottare un bambino. Io ne conosco diversi e immagino tutti voi.
Ora, per facilitare il processo e garantirne la trasparenza, esiste un organo apposito denominato “Commissione per le Adozioni Internazionali”, il cui Presidente è normalmente il Presidente del Consiglio, attualmente ON. Paolo Gentiloni, e fino a Dicembre 2016 l’On. Maria Elena Boschi.
Segnatevi questa data, non è irrilevante.
Come in altri casi (es Consiglio Superiore della Magistratura) in realtà a tenere le fila dell’organismo è il VicePresidente, che fino al 15 Giugno 2017 era Silvia Della Monica, ora sostituita dalla Dottoressa Laura Laera. La notizia si può trovare qui: http://www.commissioneadozioni.it/…/cambio-vice-presidenza-…
La Dottoressa Della Monica non è certo una precipitata da Marte: magistrato, laureata in giurisprudenza, parte del pool anti-mostro di Firenze, poi Senatore PD, e segue anche come magistrato una delicata inchiesta sulle adozioni in Congo.
Insomma una politica/burocrate di provata affidabilità.
Talmente affidabile che il Presidente del Consiglio Renzi la delega anche alla Presidenza del CAI, fino ad aprile 2016 quando decide di toglierle la delega e darla a Maria Elena Boschi. Delega irrilevante, per certi aspetti, perché come abbiamo detto le funzioni di “comando” vengono comunque espletate dal VicePresidente.
Però evidentemente ad Aprile 2016 qualcosa si rompe.
Il sito istituzionale CAI che fino a quel momento riporta notizie su notizie, smette di informare (vedi foto allegata).
E la VicePresidente Della Monica, unica in possesso della password per la posta istituzionale, smette di guardarla (per legge dovrebbe rispondere entro 60gg) finché ad Agosto 2016 la casella si riempie e tutte le domande fatte successivamente dai genitori si perdono nel nulla cosmico della posta intasata.
Non solo: anche la posta precedentemente giunta e mai letta ha come conseguenza che le scadenze dei termini sono pericolosamente a rischio e così tutti i percorsi di adozione.
Che qualcosa non funzioni i genitori lo subodorano, tanto è vero che avevano lanciato un hastag twitter, ed erano andati a manifestare (inutilmente) sotto Palazzo Chigi.
Quando alla fine la nuova VicePresidente Laera si insedia si rende conto del pasticcio, fa una comunicazione ufficiale (foto allegata) e comincia almeno a cercare di sbrogliare i casi possibili (le email perse, ormai sono perse).
Per velocizzare questo processo e assicurarsi di non arrecare ulteriore danno ai genitori adottivi, convoca con grande anticipo una riunione, a cui però la Dott.ssa Della Monica decide di non presentarsi.
Questa è la situazione attuale di un organismo istituzionale, direttamente sotto la Presidenza di Gentiloni, a cui per legge fanno riferimento i genitori che vogliono adottare un bambino.
Persone che hanno magari dietro le spalle e anche davanti un percorso difficile, con molte sofferenze, esperienze personali complicate.
E che ora sono disperate solo perché una burocrate, in violazione della legge che pure ha deciso di servire come magistrato, decide semplicemente di fregarsene.
Io spero che ci siano molte denunce, molti ricorsi, molte querele, molte azioni giudiziarie, e chi ha ignorato tutto questo dolore ne paghi almeno un po’.
Non per vendetta, mai.
Per giustizia.
Rodocarda
A distanza di anni le mail restano ancora senza risposta . . La CAI e’ senza un presidente e ci sono le coppie in attesa di partite per la Cina che bloccate dal Covid dal 2019 vengono ignorate dalle istituzioni ..se volete parlarne potete contattarmi