Il popolare social network, si trasforma in strumento giudiziario.
Il magistrato federale Stewart Brown, ha emesso l’ordinanza dopo che tutti i tentativi precedenti di imporre un test di paternità a un uomo di Brisbane, erano falliti.
Brown ha sostenuto che Howard – questo il nome dell’uomo che ha ricevuto l’ordinanza tramite Face book – era noto per essere un utente molto attivo di Face book e che l’uso della rete sociale come servizio in sostituzione era valida.
Una decisione simile era stata adottata dalla Corte Suprema ACT nel 2008, quando gli avvocati erano stati autorizzati a rintracciare gli imputati tramite Facebook.
Al contrario, una richiesta nello stesso anno al Distretto del Tribunale di Queensland per raggiungere online gli imputati, era stata respinta.
Howard, a seguito della notifica del documento da parte del tribunale, pare abbia chiuso il suo account su Facebook e MySpace .
Gian J. Morici