I fatti sono semplici nella loro dinamica: gli abitanti di Goro, famosa finora solo per aver dato i natali alla “pantera” Milva, fanno le barricate per impedire a una dozzina di donne migranti con bambini di stabilirsi nel loro paesino.
Ovviamente l’indignazione, dal premier in giù, si alza con toni melodrammatici e lo stesso sindaco di Goro umilmente chiede scusa e dice che cercheranno di rimediare.
La mia posizione è altrettanto sempice: i cittadini di Goro NON sono degli stronzi razzisti.
Hanno sbagliato, con qualche se e con qualche ma.
Questo è l’ennesimo esempio di come le emergenze, dagli sbarchi, ai terremoti, alla sanità, e così via, vengano sbattute in faccia ai cittadini e ai territori, da uno stato e da regioni imbelli, incapaci di pianificare alcunché, e di avere una strategia seria su niente.
In questo caso specifico ci si mettono pure i burocrati dell’Unione Europea, che se ne fottono altamente della posizione geografica dell’Italia, poi però l’Austria fa le barriere e la Francia randella.
Diciamocelo chiaramente: se avessero portato i migranti nel nostro palazzo, o nel nostro quartiere, non saremmo stati felici. Forse non avremmo fatto le barriere, ma avremmo protestato.
Mia figlia all’asilo era in classe con due bambini rom, e molti genitori hanno portato via i figli.
Noi abbiamo stretto i denti, la nostra cultura ce lo chiedeva, ma non eravamo per niente contenti.
L’integrazione è un processo che richiede molto tempo o molto sangue.
Sta a noi, e all’Europa, scegliere.
Non ai cittadini di Goro, poveri disgraziati. E per dare a Cesare ciò che è di Cesare non tutti gli abitanti di Goro possono essere tacciati di razzismo. In parecchi si sono dissociati in parecchi a partire dal sindaco, non bisogna confondere la maggioranza silenziosa con l’assenso. E’ un errore grave che fanno tutti quelli che vogliono vedere opinioni dove non ce ne sono.
La minoranza rumorosa esiste in tutte le popolazioni. Inoltre il caso Goro ha assunto una portata megagalattica che ha posto Goro sotto le luci dei proiettori. Forse una maggiore preparazione della popolazione avrebbe smorzato gli animi. Forse.
Rodocarda